di Giancarlo Grassi #Cosa?!? twitter@gaiaitaliacomlo #Milano
Dunque la Lega dei Suprematisti Bianchi del candidato Attilio Fontana rivuole il governo della Lombardia dopo un ventennio di governi indescrivibili e di scandali alla Formigoni ripartendo dal razzismo più bieco: dai microfoni di Radio Padania ha sposato il perfetto spirito leghista della Razza Bianca Padrona e ha dichiarato (qui l’audio del quotidiano la Stampa) che “loro” sono molto più “determinati di noi ad occupare questo territorio” e che per questo dobbiamo “ribellarci”. Ha parlato anche di misure chiare sull’immigrazione, però senza spiegarsi bene; non è che intende un po’ quello che fece il governo Berlusconi con Roberto Maroni ministro dell’Interno quando regolarizzarono 700mila immigrati senza battere ciglio? Era il 2002, forse Fontana era da un’altra parte. Ci fosse rimasto.
Comincia così la farneticante campagna elettorale della Lega di Salvini e del candidato presidente Fontana, subito dopo il “No” insensato al sostegno di Giorgio Gori, candidato del centrosinistra, della lista di tutte le invidie Liberi e Uguali che sosterrà Nicola Zingaretti in Lazio (senza l’appoggio di Possibile di Pippo Civati, un altro che fa politica per avere ragione) e che deve aver pensato che sforzarsi troppo stanca. Una cosa per volta.
Ricorderete che Fontana, già Sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia, era stato presentato da Matteo Salvini come un moderato. Ora aspettiamo anche alcune battute sessiste e la solita sortita contro omosessuali e coppie dello stesso sesso, sortite così necessarie ai maschioni leghisti per vendersi come veri maschioni leghisti. Altro che politica.
(15 gennaio 2018)
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