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Terra e cotto. Una tradizione cremonese è il significativo titolo del convegno che si terrà giovedì 15 novembre, dalle 10 alle 13 e dalle ore 14.30 alle 17.30, nella Sala Puerari del Museo Civico “Ala Ponzone” (via Ugolani Dati, 4). L’evento si inserisce nell’ambito della rete di partenariato creata in seno al progetto “Il Palazzo di Città: formazione, documentazione, innovazione per Cremona e il suo Distretto Culturale”, finanziato da Fondazione Cariplo, nato intorno ad un bene, Palazzo Magio Grasselli – interessato da un programma che ne prevede la riqualificazione e la progressiva restituzione alla comunità – e che costituisce una testimonianza importante dei temi che si sviluppano nel convegno. La rete coinvolge il Comune di Cremona, la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio – Politecnico di Milano, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Cremona, l’Ente Scuola Edile Cremonese – CPT e l’Azienda Speciale servizi di formazione della provincia di Cremona CRForma.
Il convegno si aprirà in mattinata con il saluto di Andrea Virgilio, Assessore al Territorio e al Patrimonio del Comune di Cremona, e di Bruna Gozzi, Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Cremona. Seguiranno interventi di studiosi, coordinati dalla prof.ssa Anna Lucia Maramotti Politi del Politecnico di Milano, con l’obiettivo di illustrare l’uso del laterizio nella tradizione costruttiva cremonese dalla fondazione della città al XIX secolo. Questi gli interventi in programma: Il laterizio: peculiarità e caratteristiche (Leonardo Belladelli, Politecnico di Milano); Il laterizio come materiale da costruzione a Cremona in epoca romana (Marina Volonté, Museo Archeologico San Lorenzo del Comune di Cremona); Il cotto come materiale da costruzione a Cremona in epoca moderna (Floriana Petracco, Politecnico di Milano); I “mercati” del laterizio a Cremona tra età medievale e XIX secolo (Angelo Landi, Politecnico di Milano); Terre, fornaci e cantieri: studio archeometrico di laterizi. Il complesso caso della Certosa di Pavia (Maria Pia Riccardi, Università degli Studi di Pavia).
Nel pomeriggio porteranno il loro saluto il Sindaco Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona, e Gabriele Barucca, Sovrintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cremona, Lodi e Mantova, mentre gli interventi si concentreranno sulla presentazione della produzione e dell’uso del laterizio come materiale da costruzione nel territorio cremonese nel secolo XX, partendo dal caso studio della fornace Frazzi, per chiudersi con l’individuazione di una serie di percorsi di ricerca da affrontare e da approfondire al fine di conservare il patrimonio materiale e culturale giunto fino a noi.
Gli interventi previsti nel pomeriggio, coordinati da Elisabetta Bondioni dell’Ente Scuola Edile Cremonese – CPT, sono i seguenti: La Fornace Frazzi a Cremona (Mariella Morandi, storica dell’arte); L’architettura in laterizio del Novecento a Cremona (Teresa Feraboli, Politecnico di Milano); Nascita e storia del Centro Studi Laboratorio del Cotto di Cremona (Giulio Grimozzi e Giuseppe Ghizzoni, Centro Studi Laboratorio del Cotto di Cremona); L’archivio del Centro Studi Laboratorio del Cotto di Cremona (Emanuela Zanesi, Archivio di Stato di Cremona); Materia signata quantitate o haecceitas? (Anna Lucia Maramotti Politi, Politecnico di Milano); Conservare il laterizio: esperienze e prospettive di ricerca (Alberto Grimoldi, Politecnico di Milano).
(13 novembre 2018)
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