di G.G. #Lopinione twitter@milanonewsgaia #Maiconsalvini
Matteo Salvini ha superato sé stesso ed ha rivelato all’Italia tutta la sua natura dittatoriale ed antidemocratica in piena linea con i suoi idoli Putin e Orbán, facendo identificare dalla Polizia della scorta un 15enne che lo contestava civilissimamente. Una ciliegia con verme che gli andrà di traverso.
L’adolescente si è avvicinato a Salvini e gli ha detto, con civiltà, che il suo governo è stato “razzista e omofobo”. L’ex ministro dell’Interno, quello il cui pargolo scorrazzò sulla moto d’acqua della Polizia quando Salvini era inquilino pro tempore del Viminale, ha così rivelato all’Italia tutta e chiarissimamente la natura dittatoriale, antidemocratica, assolutista del suo credo neofascista e sovranista, facendo intervenire la sua scorta per identificare il 15enne, in sfregio alla libertà d’espressione e al confronto democratico.
Lui, e la sua amica Le Pen della Garbatella, insieme ai neri figuri con cui governano in qualche comune italiano – pochi, ma sempre troppi – sono quelli che poi vanno in piazza straparlando di libertà mentre chiudono la bocca con la forza a chi, in piena democrazia italiana, in sfregio alla Costituzione e non nella nuova Russia neodittatoriale di Putin, chiede loro conto di azioni razziste, liberticide ed omofobe.
(6 luglio 2020)
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