di Giovanna Di Rosa, #Politica
Dunque l’unica cosa certa dell’interruzione di potere mancata costituita dalla finta staffetta Gallera-Moratti, all’insegna del classismo e della perpetuazione del potere per il potere, che non c’è linea di demarcazione tra l’abitudine di Gallera di dare la colpa agli altri e quella di Moratti di fare la stessa cosa. L’esempio? La ridicola faccenda dei dati Covid sbagliati inviati dalla Regione Lombardia a Roma e poi inviati corretti sette giorni dopo.
All’interno di una discussione pacifica e cordiale degenerata nelle solite accuse a Roma che sono la cifra dell’opposizione della Lombardia ai governi di Roma i fatti sono semplici: c’è stato un errore nel calcolo dei dati, cosa che può succedere ma non alle giunte leghiste, perché la Lega, come sa bene il Po, è una religione per esseri superiori. Testimonial della suprema verità è Borghezio.
Così una cosa che poteva venire risolta con un semplice “Ci siamo sbagliati, scusateci. può succedere” diventa l’ennesimo casino di stato da perenne campagna elettorale e con il ministro Boccia da un lato che ha ribadito, in un’intervista al Corriere della Sera, come l’errore nel calcolo dell’Rt sia stato del Pirellone, (citiamo Il Fatto Quotidiano) che in questo modo ha costretto in zona rossa la Lombardia per una settimana. Non del Governo. Rettificati i dati la Lombardia torna arancione 8anche se è verde, e non solo di bile).
Poi c’è ciò che dice l’Istituto Superiore di Sanità, che non è un’organo politico: “A volte basta dire la verità per essere nel giusto. I dati trasmessi la scorsa settimana erano incompleti, per ammissione degli uffici di Regione Lombardia. Questa settimana hanno trasmesso e certificato dati che loro stessi hanno definito ‘rettificati’“, ha poi ribadito Boccia.
Toccava però sorbirsi la chiosa della nuova assessora al Welfare, quella che riesce a smentire gli audio di sé stessa che parla di vaccini proporzionati al PIL che a Repubblica, ha negato ogni responsabilità, sostenendo di non aver inviato nessuna rettifica. Insomma i dati si sono rettificati da soli e inviati automaticamente al ministero.
Dunque la zona rossa, anche quella, è solo colpa di Conte e Speranza. Per loro, quelli del Pirellone, questa è lotta politica.
(23 gennaio 2021)
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