di G.G. #Milano
La Lombardia che guarda al futuro [sic] si affida all’antico e Donna Letizia da San Patrignano richiama da un passato mai troppo dimenticato l’eterno Bertolaso, buon amico di Berlusconi da Nizza, alla gestione del piano vaccini. Poi l’affondo dell’onnipotenza: Moratti parla di produrre i vaccini in Lombardia: con quali aziende non si sa e con quali licenze nemmeno, ma bisogna pur produrre comunicati per nascondere il disastro della Giunta Fontana.
Così mentre la giunta del Pirellone si appresta a respingere l’ennesima mozione di sfiducia contro Fontana presentata dal centro-sinistra, che cadrà nel vuoto come le altre, la Lombardia delle cariatidi richiama dall’oblio Guido Bertolaso che, vispo come un grillo, passa da una possibile candidatura a Sindaco di Roma (poi smentita), a una collaborazione con la Regione Umbria che non ha certo fatto sfracelli, alla Milano dove ha coordinato in tempi di Covid-19 la costruzione di un ospedale da campo costato un ‘occhio e una gamba e che non ha ospitato nessuno. Questo prima di rimanere vittima a sua volta del virus che lo ha tenuto lontano per un po’.
Il compito di Bertolaso è di quelli delicatissimi: si occuperà della campagna di approvvigionamento dei vaccini. Qualora ci siano e arrivino in tempo, e questo non dipende da Bertolaso, ma dall’organizzazione della Sanità della Lombardia che non ha dato esattamente prova di grandi capacità. L’annuncio della nuova collaborazione ufficializzato in una conferenza stampa il 2 febbraio.
Bertolaso è reduce dal capolavoro umbro. Chiamato dalla presidente dell’Umbria Tesei, leghista – una garanzia, diciamo – per il piano di prevenzione aveva tuonato “Niente lockdown in Umbria“, non che ci sia causa effetto tra il suo tuonare e la situazione del contagio in Umbria attualmente, ma se a parlare devono essere i risultati…
Poi il 6 novembre aveva fatto sapere che per “l’Umbria” c’erano” diverse soluzioni” , tutte formidabili se guardiamo alle scuole chiuse in presenza di oggi e al coprifuoco dalle 18, quindi il 2 dicembre l’avevano “mollato”. Ciao ciao, be good, e fine dell’avventura Bertolaso in terra leghista d’Umbria.
Non c’è che dire. In Lombardia sta arrivando il meglio dell’Italia che fu. Ed erano il meglio anche allora. Considerando che l’oggi è, anche se non ci piace, sempre il risultato di ciò che è stato fatto ieri, la storia è chiusa.
(2 febbraio 2021)
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