di G.G. #Cronaca
A forza di soffiare sul fuoco poi il fuoco esplode. E ci scappa il morto. Accade a Voghera dove un assessore leghista, tal Adriatici, ha sparato – in eccesso di legittima difesa, recita l’accusa – uno straniero di 39 anni durante una lite. Una lite, io grido, tu gridi, poi spunta la pistola e uno spara e l’altro muore. Così funziona la società che si vuole costruire. Ora è sotto gli occhi di tutti. Decidano se vogliono il Far West o no.
Un video La Presse pubblicato da Il Sole 24 Ore racconta: “L’assessore Adriatici? Lo chiamiamo lo sceriffo, aveva atteggiamenti prepotenti verso gli ultimi. La criminalità a Voghera esiste, ma non è quella che ha incontrato ieri sera l’assessore Adriatici”.
Il 39enne morto è Youns El Bossettaoui, i fatti in piazza Meardi a Voghera. La battuta è strappata al coordinatore di Buona Destra Voghera, Gianpiero Santamaria. E a sparare è stato l’assessore alla sicurezza della città, leghista, Massimo Adriatici (l’assessore alla sicurezza, sottolineiamo). Continua Santamaria “l’assessore usciva sempre con la pistola“. Chiacchiere di piazza? Di fatto è per un colpo di arma da fuoco che Youns El Bossettaoui è morto. Indagini sono in corso e per il momento il capo d’imputazione è eccesso colposo di legittima difesa. Se questa è l’Italia che volete continuate a dare fiducia agli sceriffi e ai tribuni. E sentite condoglianze ai vivi. Frattanto parte dalla politica un messaggio alla Lega firmato M5S: la “Lega stia la suo posto”.
L’assessore Massimo Adriatici che “mi ha dato uno spintone è partito un colpo” è ora agli arresti domiciliari.
(21 luglio 2021)
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