di G.G., #Lopinione
Un nuovo flagello rischia di abbattersi sulla già tristemente e pesantemente provate teste dei complottisti che non fanno in tempo ad uscire da una catastrofe, che già si trovano immersi in un nuovo casino naturale del quale cercare il colpevole. E’ infatti ormai stabilmente in Lombardia la zanzara coreana, simile ad una zanzara tigre, più piccola, ugualmente pungigliona, con una caratteristica peculiare: è resistente al freddo. Dunque addio alle zanzare che d’inverno muoiono.
Come tutte le altre zanzare anche questa è vettore di possibili importanti agenti patogeni trasmissibili ad animali e uomini, o viceversa, e come molti esemplari di esseri umani si avvia ad essere una insopportabile rompicoglioni. Unica differenza è che la zanzara ti fa grattare dopo l’incontro, e dove ti punge, e l’essere umano-zanzara ti fa grattare prima (i coglioni, ndr) nella speranza di non incontrarlo. Al contrario degli umani ha un grazioso nome in latino: aëdes koreicus. E un pregio. Non parla.
La spiegazione più semplice, anche se questi sono tempi dove niente è meno credibile della semplicità essendo un mondo popolato di gèni (basta vedere come scrivono i post), è che alcuni esemplari siano arrivati, a più riprese e in diversi viaggi, grazie ai nostri aerei (svolazzando poscia per l’aere come il Grande Cocomero), già dal 2011 riproducendosi a un ritmo tale che la specie ora è dominante in tutta la Lombardia ed è adattabilissima a tutti gli ambienti.
Mentre si denuncia l’invasione anche da Genova aspettiamo con ansia qualcuno che scovi un audio-video di Bill Gates che parli di aëdes koreicus per dargli la colpa anche del suo arrivo.
(21 ottobre 2021)
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