di Daniele Santi, #Milano
Il Gip non ha convalidato il sequestro di quattro milioni di euro scattato un paio di settimane fa nei confronti di Irene Pivetti, fatto dalla Procura di Milano sui suoi conti bancari. Secondo l’ex presidente della Camera di fede leghista e di granitiche convinzioni, si è trattato di un “passaggio di obiettività che permette di procedere con la massima serietà” rispetto ai chiarimenti necessari a dipanare la matassa.
“Chiederò di essere sentita dal pm e sono pronta a presentare tutta la documentazione che prova la totale correttezza del mio operato”, ha affermato Pivetti.
L’indagine la vede indagata con “altre sei persone per frode fiscale e auto riciclaggio per un affare legato alla mediazione nella vendita, per 10 milioni di euro, al magnate cinese Zhou Xijiandi del marchio della scuderia di auto da corsa Gt Leo e di tre Ferrari da competizione”, scrive il Corriere, che però “sarebbero andate in Cina solo sulla carta perché sono state vendute in Europa”.
Parlando all’Adnkronos, Pivetti ha poi di chiarato di essere “molto contenta di questo atto che mi sembra aiuti a una migliore ponderazione. Resto a disposizione del magistrato”. Pivetti, nel giugno 2021, aveva avuto qualche altra difficoltà per una questione di Cina e mascherine.
(30 novembre 2021)