di Valerio Esposti, #ilvenerdìpolitico
Un libro che svela retroscena finora rimasti inediti, destinato sicuramente a “fare rumore”: è nelle librerie dal 2 novembre Il tesoro della Lega. Tutti i misteri finanziari del più antico partito d’Italia. Da Bossi a Salvini, da Maroni a Giorgetti, edito da PaperFirst. L’autore, Stefano Vergine, grazie a una metodica ricostruzione dei fatti riesce a compiere un’operazione complessa e laboriosa: fare breccia in un intricato dedalo di asset, conti, cifre e trame finanziarie.
Dove è finito il tesoro dei 49 milioni di euro? E soprattutto: come ha fatto in tutti questi anni la Lega, con i conti correnti a secco, a finanziare la propria attività politica? Seguendo la pista dei soldi, di personaggio in personaggio, il lettore troverà risposta a queste domande passando attraverso associazioni fantasma, trust, fiduciarie, fornitori amici, contratti riservati, ospedali, grandi aziende, avvocati con parcelle stratosferiche, holding in Lussemburgo e società anonime in Svizzera. Un giro nel mondo dei conti leghisti, dove le ragioni economiche rappresentano le lenti kantiane attraverso cui leggere le scelte politiche prese negli ultimi anni da Salvini, dalle simpatie per Putin all’appoggio all’atlantismo di Mario Draghi. Un viaggio che parte da Bossi e arriva fino all’Hotel Metropol di Mosca. Grazie a documenti esclusivi, scritture private, carte giudiziarie, analisi dei bilanci e interviste con i protagonisti della storia leghista, questo libro cerca di raccontare come ha fatto la nuova Lega, ufficialmente al verde, a trasformarsi in una manciata d’anni nel primo partito d’Italia, passando dal 4% del 2013 al 34% del 2019. E ad essere ancora oggi, nonostante tutto, al governo dell’Italia nella coalizione che sostiene Draghi.
Stefano Vergine è scrittore e giornalista d’inchiesta specializzato in temi di economia e finanza. Oltre che sul Fatto Quotidiano, i suoi lavori sono pubblicati tra gli altri da Bbc, Rai, Rsi (Radiotelevisione svizzera). È stato redattore e vicecaposervizio dell’Espresso, corrispondente in Australia per la Rsi, ha collaborato con decine di testate giornalistiche in Italia e all’estero. Per L’Espresso ha contribuito alle inchieste Panama Papers, Malta Files e FootballLeaks, aggiudicandosi vari premi giornalistici.
Coautore di Tutte le colpe dei petrolieri (Piemme, 2020, con Marco Grasso), Il libro nero della Lega (Laterza, 2019, con Giovanni Tizian), La rabbia e la speranza (Sperling & Krupfer, 2012, con Raffaele Masto e Habib Omri).
All’hotel Metropol di Mosca, il 18 ottobre 2018, lui c’era: oltre all’inchiesta nata dall’incontro tra Savoini ed emissari russi, le sue ricostruzioni forniscono una lettura realistica e puntigliosa di quello che sembra essere a tutti gli effetti un sistema ben architettato.
(6 dicembre 2021)
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