di Redazione Como
“I dati della Pandemia da SARS-Covid19 di questi ultimi giorni forniscono un quadro di severa preoccupazione circa la diffusione del contagio. Apprendiamo notizie che confermano come il sistema di tracciamento e controllo della pandemia risulti inadeguato già da prima di Natale”. Così un comunicato stampa di Civitas Como giunto in redazione.
“Ci saremmo aspettati, dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia, provvedimenti efficaci e organizzati in grado di far fronte ai previsti sviluppi della diffusione del virus” continua il comunicato; “il drive through di via Napoleona, all’evidenza dei fatti, non è più la sede idonea per il servizio di screening per mezzo di tampone. Crediamo che per afflussi lievi-moderati il sito di via Napoleona poteva risultare adatto ma, alla prova dei fatti, ora il sito risulta sottodimensionato data la grande mole di richieste. Tanti i fattori, tra cui le festività, Città dei Balocchi e normale flusso in ingresso alla città contribuiscono, unitamente ai veicoli che si accodano per fare i tamponi, generano una situazione inaccettabile, surreale che agli occhi dei cittadini risulta priva di senso logistico e funzionale. È dovere delle istituzioni, in primis ATS Insubria e il Comune di Como, con la collaborazione di Regione Lombardia, trovare soluzioni alternative e commisurate al flusso di utenti che devono eseguire i tamponi per meglio ottemperare agli obblighi di quarantena imposti da Regione e Stato, necessari anche per il rientro al lavoro”.
“Denunciamo pubblicamente” – chiude il comunicato – “questo stato di abbandono dei cittadini”.
(30 dicembre 2021)
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