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Meloni si è accorta che l’unità della destra, quella “granitica”, non c’è. E ha avuto “l’impressione”….

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di Daniele Santi

Perché alla fine se si è scaltri, e nessuno ha mai scritto il contrario, con la realtà dei fatti tocca farci i conti: una destra unita e granitica quando una parte di essa gioca a a farsi i selfie e l’altra a metterti da parte parlando con la destra che si fa i selfie, ha una sola conclusione logica: al governo questa destra non vuole andarci.

Così Meloni ha preso il torello per le corna e ha deciso; li sbugiardo, questi alleati che non mi riconoscono come leaderessa unica e nessun’altra dopo di me, e ha proferito verbo: “Il problema sono le scelte di fondo e capire se da parte degli altri partiti del centrodestra l’obiettivo sia ancora dare a questa nazione un governo di centrodestra”. C’è un altro problema che Meloni finge di ignorare: con quale classe dirigente questo centrodestra (che si ostina a definirsi centrodestra anche se esce dalle aule quando si toglie la cittadinanza onoraria a Mussolini) pensa di governare non essendo in grado nemmeno di accordarsi sui candidati alle amministrative.

Parlando al suo elettorato e ai suoi alleati, quelli che presentano cinque o sei candidati di area differenti solo a Palermo, Meloni ha poi dichiarato “non sempre ho l’impressione che la priorità sia far vincere il centrodestra. A volte sembra che si prenda anche in considerazione di riproporre maggioranze arcobaleno”. E’ vero che da un punto di vista strettamente cromatico sono assai meglio del nero seppia. Ed è vero che politicamente  parlando Meloni non si strapazza l’ugola nel chiedere la pace contro quel sovranismo armato e fanatico che sta sconvolgendo l’est del continente dando dei nazisti all’Occidente.

Insomma tutte le occasioni che trovano per staccarsi definitivamente dai fantasmi del fascismo vengono puntualmente ignorate, senza che nessuno dei leader egoriferiti che guardano solo all’elezione di domani abbiano il coraggio di dire “basta” con fascismi vecchi e nuovi. Perché si può essere di destra, e magari serve anche di più, rinnegandoli tutti: quelli di oggi e quelli di ieri.

 

(22 aprile 2022)

©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 



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