Prende il titolo a prestito da uno dei primi spettacoli di Carrozzeria Orfeo, la rassegna di drammaturgia contemporanea “Sul Confine” ideata e promossa dalla compagnia mantovana, all’interno di Corte Distanze, Progetto di Prossimità Culturale, realizzato con il contributo di Regione Lombardia nell’ambito del bando «Avviso Unico Cultura 2024» e di Fondazione Cariplo nell’ambito del bando «Per la Cultura 2022» e con il patrocinio del Comune di Curtatone, in collaborazione con Mantua Farm School, 4D Teatro, Teatro all’Improvviso.
Cinque gli appuntamenti che compongono la prima edizione della rassegna che si svolgerà da ottobre a dicembre presso Sala Maddalena, la sede operativa di Carrozzeria Orfeo, uno spazio polivalente aperto al territorio, posto in una corte agricola ai confini della città di Mantova, nel Comune di Curtatone. Una full-immersion di spettacoli, per travalicare i confini e sconfinare in altri mondi, linguaggi, dimensioni, dall’esplorazione delle intelligenze artificiali al teatro come esperienza condivisa attorno a un tavolo, tra cibo e autobiografia. Ospiti alcune realtà della scena teatrale nazionale, dalle esemplari Teatro delle Ariette e Compagnia Rodisio, alle giovani e innovative realtà di Poveri Comuni Mortali, Les Moustaches e non ultimi i Fartagnan Teatro, vincitori tra più di 100 compagnie del Bando Giving Back.
«Quando si pensa al confine – scrive Carrozzeria Orfeo – si pensa a quel limite che sta tra noi e voi, tra il conosciuto e lo sconosciuto. Spingersi sul confine significa sempre un atto di coraggio e di fiducia per uscire dalla propria zona di comfort, il primo passo per attivare un cambiamento. Il teatro in questo rappresenta un buon esercizio per renderci più consapevoli, per stare in relazione e in ascolto della società».
Primo appuntamento sabato 19 ottobre (ore 21) e domenica 20 ottobre (ore 17) con l’anteprima nazionale di “MAMMUT vita e morte di un’ intelligenza artificiale” di Fartagnan Teatro, compagnia vincitrice nel 2024 dei bandi Giving Back di Carrozzeria Orfeo e Theatrical Mass di Campo Teatrale, drammaturgia di Rodolfo Ciulla, con Federico Antonello, Luigi Aquilino, Maria Canal, Andrea Sorrentino, con la supervisione artistica e organizzativa di Carrozzeria Orfeo e il sostegno di Accademia Perduta/Romagna Teatri, Albanoarte Teatro, AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Associazione Culturale Quelli Del’29, ATER Fondazione – Circuito Teatri Emilia-Romagna, Campo Teatrale, Centro Teatrale MaMiMò, Festival Asti Teatro, Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale dello Spettacolo, Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Società per Attori, Teatro dell’Elfo, Teatro Tor Bella Monaca, Treatro – Terre di confine.
Lo spettacolo si ambienta in un futuro non molto lontano, minacciato da frequenti blackout energetici e dove la colonizzazione di Marte è diventata un’enorme speculazione edilizia. Qui vive e lavora Fred, frustrato agente immobiliare, in perenne stato di burn out, rinchiuso in un appartamento di una grande città, insieme alle sue Intelligenze Artificiali (A.I.) dall’aspetto umanoide. Tra i suoi oggetti più preziosi c’è Mammut, un dispositivo avanzato che simula il carattere e rielabora i ricordi del suo migliore amico, la cui morte è stata la causa di un tracollo emotivo. Il suo equilibrio quotidiano verrà messo in crisi proprio quando una delle A.I. comincerà a sviluppare una passione insolita per la comicità e a manifestare segni di una propria volontà. Tra le giovani compagnie più promettenti della scena nazionale, Fartagnan Teatro, attraverso una drammaturgia originale e l’esplorazione di tematiche sociali, indaga il presente ambientando le sue storie in un futuro distopico attraverso il ritmo incalzante della situation comedy.
Giovedì 31 ottobre, alle ore 21, Les Moustaches presenta “La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza”, testo originale di Alberto Fumagalli, regia di Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli, con Damiano Spitaleri, Alberto Gandolfo e Federico Bizzarri, una coproduzione Les Moustaches, Società per Attori e Accademia Perduta Romagna Teatri. Spettacolo pluripremiato (Premio della Critica, Miglior Spettacolo, Premio Fersen al Roma Fringe Festival 2020), racconta la quotidianità ottusa e patriarcale di una famiglia contadina regolata dal susseguirsi delle stagioni e dalla progressiva voglia di emancipazione del secondogenito Ciccio, sognatore malgrado tutto, non fosse altro per il suo desiderio di diventare ballerino nonostante la stazza imponente. I tre attori condividono la scena in forte armonia e con grande fisicità, affrontando la lingua inventata con cui si esprimono i loro personaggi: un comprensibile mix di espressioni arcaiche e dialettali, che contribuisce a definire il piccolo mondo in cui agiscono. Compagnia teatrale bergamasca under 30, i Les Moustaches, ricchi di forti individualità e attivi in diversi ambiti dello spettacolo, hanno vinto nel 2023 il Premio Iceberg di Hystrio come miglior compagnia italiana under 35.
Venerdì 15 novembre, alle ore 21, la Compagnia Rodisio presenta “Caino e Abele” uno spettacolo di danza, rivolto ai ragazzi (dagli 8 anni) e alle loro famiglie, firmato da Manuela Capece e Davide Doro, con Alberto Galluzzi e Federico Sapucci, una produzione Compagnia Rodisio/TAK Theater Liechtenstein, in collaborazione con Festival Resistere e Creare/Fuori Luogo Auditorium Dialma Ruggiero, evento realizzato all’interno della rassegna condivisa di 4D TEATRO (ARS Creazione e Spettacolo, Teatro Magro, Carrozzeria Orfeo e Teatro all’Improvviso), con il sostegno di Fondazione Banca Agricola Mantovana. Caino e Abele sono due fratelli, due giovani d’oggi, fragili e spavaldi, che crescono alla ricerca della propria espressione migliore, unica e invincibile. Una storia che parla di amore fraterno, di quanto si può imparare da una sconfitta e di cosa significa vivere insieme, raccontata con la break dance, danza di strada che affonda le sue radici nella ribellione degli anni ‘70. Fondata nel 2005 da Manuela Capece e Davide Doro, la Compagnia Rodisio porta avanti il suo lavoro in Italia e all’estero, producendo spettacoli e progettando percorsi di ricerca e formazione per l’infanzia, giovani e adulti. Alla base della sua poetica ci sono la ricerca, la rielaborazione e la composizione di materiali raccolti nel corso di laboratori di formazione, dai quali elabora successivamente i propri spettacoli.
Sabato 30 novembre, alle ore 21, la Compagnia Poveri Comuni Mortali presenta “Due Schiaccianoci”, drammaturgia di Alice Bertini, regia di Alice Bertini e Carlotta Solidea Aronica, con Federico Gatti e Michele Breda, una produzione Società per Attori & Poveri Comuni Mortali. Lo spettacolo vede in scena due guardie reali, ferme ed immobili, che decidono di ribellarsi contro la Regina per cui prestano servizio. Penseranno la loro rivoluzione, progetteranno il giorno del colpo di stato, la strategia migliore per spodestarla e toglierle il diritto di scegliere per tutti. Un piano ineccepibile per “farla fuori”, schiacciarle il cuore e la mente come sarebbe nella loro indole di Schiaccianoci nei confronti delle noci. Eppure, manterranno sempre fede alla loro posizione immutabile di guardie, ferme al cospetto delle porte reali della società. Ma ogni azione, seppur minima, cambierà gli equilibri con conseguenze amare, oppure no… Compagnia under 30, formatasi all’Accademia STAP del Brancaccio di Roma, Poveri Comuni Mortali ha ricevuto numerosi riconoscimenti con gli spettacoli “Tortellini, il giorno in cui furono inventati” (Premio di drammaturgia Extreme Contemporain 2020, finalista al premio Attilio Corsini 2021) e “Due Schiaccianoci” (Premio della Critica come miglior spettacolo e miglior regia al Roma Fringe Festival 2023, premio migliore attore ex aequo a Federico Gatti e Michele Breda al Festival Indivenire 2023, selezione L’Italia dei Visionari 2024).
Sabato 14 dicembre (ore 20) e domenica 15 dicembre (ore 12.30) il Teatro delle Ariette presenta il suo spettacolo storico “Teatro da mangiare?” di Paola Berselli e Stefano Pasquini, regia Stefano Pasquini, con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini. Concepito nel 2000, dal suo debutto a oggi, lo spettacolo ha effettuato oltre 1000 repliche in giro per l’Italia e l’Europa. Da allora tante cose sono cambiate, ma continua a sorprendere la forza contagiosa di questa pubblica confessione autobiografica. Attorno al grande tavolo, dove si ritrovano insieme attori e spettatori per condividere il tempo di un pranzo o di una cena, succede qualcosa di unico: un rito così profondamente umano da catapultarci nella disarmante verità delle nostre vite. Preparando e consumando un vero pasto in cui si mangiano le cose coltivate nella loro azienda agricola in Valsamoggia, le Ariette raccontano la loro singolare e unica esperienza di contadini-attori.
Il 15 dicembre, alle ore 11, sarà presentato il libro “Territori da cucire 2015-2022. Un progetto del Teatro delle Ariette per la comunità” (Titivillus, 2023) a cura di Raffaella Ilari e Laura Bevione, il racconto delle prime otto edizioni del progetto di teatro di comunità che il Teatro delle Ariette, ogni mese di luglio, conduce nelle piazze del Comune di Valsamoggia (Bologna). Il Teatro delle Ariette è la compagnia degli attori-contadini, del teatro da mangiare, dell’autobiografia. I loro spettacoli affrontano temi autobiografici sul rapporto dell’uomo con le materie prime, con gli animali, con gli altri uomini e la terra, cercando una condivisione profonda tra attori e spettatori. Nel 2020 ha ricevuto il Premio ANCT – Associazione Nazionale Critici di Teatro.
Sala Maddalena Via Pilla, 53 Curtatone – Mn
rassegna ideata e promossa da Carrozzeria Orfeo
all’interno di Corte Distanze _ Progetto di Prossimità Culturale
realizzato con il contributo di Regione Lombardia nell’ambito del bando «Avviso Unico Cultura 2024» e con il contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del bando «Per la Cultura 2022»
con il patrocinio del Comune di Curtatone
in collaborazione con Mantua Farm School, 4D Teatro, Teatro all’Improvviso
info: salamaddalena.mn@gmail.com
https://www.carrozzeriaorfeo.it/rassegna-sul-confine/
(13 ottobre 2024)
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