Due ordinanze di custodia cautelare, 25 persone accusate a vario titolo di estorsioni, traffico di armi e droga, ricettazioni, usura, reati tributari e riciclaggio. Un paradiso, diciamo. Che più terreno non si può. Pesantine le accuse tra le quali quella di avere favorito la cosca calabrese Tripodi, scrive Rainews, “sia al fine di conseguire vantaggi patrimoniali illeciti che di mantenere e rafforzare la capacità operativa del sodalizio e la fama criminale del gruppo criminoso”.
Ai domiciliari anche Mauro Galeazzi, ex esponente della Lega nel Comune di Castel Mella, nel Bresciano, arrestato in passato per tangenti e poi a scarcerato e assolto il quale, secondo la procura antimafia, avrebbe avuto rapporti con Stefano Terzo Tripodi che gli avrebbe proposto “da candidato sindaco al Comune di Castel Mella, di procurargli voti in cambio dell’ottenimento di appalti pubblici in occasione delle consultazioni comunali di Castel Mella del mese di ottobre 2021”. Agli arresti altri ex esponenti locali di Lega e Fdi apparentemente così impegnate nel cercare colpevoli esterni da non accorgersi di cosa succede in casa loro.
Coinvolta anche una religiosa, suor Anna Donelli (ora in libertà), ritenuta “a disposizione del sodalizio per garantire il collegamento con i sodali detenuti in carcere”; per gli appartenenti al presunto gruppo criminale legato alla ‘ndrangheta l’accusa è di scambio elettorale politico mafioso. Contestualmente, chiude Rainews, i “carabinieri del comando provinciale di Brescia stanno eseguendo un’ulteriore ordinanza cautelare emessa nell’ambito del medesimo procedimento penale, anche nei confronti di promotori e partecipi dell’associazione ‘ndranghetista per reati della medesima specie, aggravati dal metodo mafioso”.
Insomma l’ennesima prova che l’Italia è un paese straordinario.
(5 dicembre 2024)
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