Cinquecento in provocatoria parata in un bis, provocatorio anch’esso, di quanto già visto a Bologna il 9 novembre. ma niente problemi d’ordine pubblico, perché la gazzarra si scatena a Bologna mica da qualche altra parte. Così, tutto scivola via come l’olio, persino l’ennesima orrenda parata nera e dell’anaconda color pece che ha attraversato la città al grido “Brescia è nostra e ci appartiene”.
Siamo proprio di essere in una nuova era che prevede la “normalizzazione e legittimazione del neofascismo” e di “sfregio alla memoria della città medaglia d’argento al valor militare per la lotta partigiana”, e già macchiata dallo stragismo eversivo.
La Sindaca Castelletti ha commentato: “Il corteo di neofascisti che ha veicolato messaggi di odio per le vie di Brescia non ha fortunatamente raccolto i proseliti auspicati dagli organizzatori. Resta comunque grave, in una città medaglia d’argento alla Resistenza, che ancora ha impressa la ferita della strage neofascista di piazza Loggia, che questi estremisti decidano di organizzare una manifestazione contro una società multirazziale, urlando slogan terribili e usando impropriamente, senza aver chiesto alcuna autorizzazione che mai sarebbe stata data, lo stemma del Comune, cosa per la quale ho già chiesto l’intervento della civica avvocatura. Brescia ha dimostrato di avere poco da spartire con queste persone. Lavoriamo da anni per una comunità inclusiva, che sappia accogliere e condividere nel rispetto delle regole. Non ci fermeremo, la città appartiene alle tante persone che la abitano e la vivono nel rispetto reciproco, il razzismo e l’odio resteranno corpi estranei in una comunità che sta dimostrando quotidianamente che è possibile la convivenza anche nelle differenze”.
Lo scrive Laura Castelletti, Sindaca di Brescia subito dopo la manifestazione neofascista in città.
(14 dicembre 2024)
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