Il Leoncavallo torna al centro dello scontro politico milanese. Dopo una sentenza che impone al Ministero dell’Interno un risarcimento di 3 milioni di euro alla proprietà per i mancati sgomberi, la Lega ha intensificato le pressioni per la chiusura del centro sociale, presentando un ordine del giorno in consiglio comunale. Il sindaco Beppe Sala, invece, ne sostiene la regolarizzazione, definendolo un luogo storico di aggregazione e cultura.
Il 10 dicembre 2024, circa 300 persone si sono riunite davanti al Leoncavallo per impedire lo sgombero, poi rinviato al 24 gennaio 2025. Tra i presenti anche esponenti di Europa Verde, che ne difendono il ruolo sociale. Il futuro del centro rimane incerto: mentre alcuni lo considerano una risorsa per la città, altri chiedono la sua chiusura in nome della legalità.
Nel frattempo lo sgombero è stato nuovamente rinviato al 15 maggio.
(22 marzo 2025)
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