di Daniele Santi #Milano twitter@milanonewsgaia #Lombardia
Conti scudati dormienti “da decenni” che rivelano, in realtà ed in momenti precisi, movimentazioni niente affatto irrilevanti. Appartiene a quella categoria di dormienti che si muovono in silenzio, come lo Stromboli, anche il conto di Nassau poi scudato in Svizzera patrimonio di Attilio Fontana, frutto di una lontana eredità di famiglia degli anni ’80, del valore di una decina di miliardi di lire di allora (una valanga di soldi ai tempi) ed ora a quota 5 milioni di euro, dalla Svizzera con confusione.
Nonostante la dichiarazione di “immobilità del conto di Fontana“, Il Fatto Quotidiano parla in questi termini del conto di Fontana ereditato dall’anziana madre nel 2015
In base ai documenti bancari diffusi dalla newsletter del quotidiano Domani, nel 2009 il conto corrente che il governatore erediterà nel 2015 dall’anziana madre ha in pancia oltre 4 milioni e mezzo di euro, l’anno successivo aumenta di 129mila euro, nel 2011 decresce di mezzo milione, per poi tornare a salire nel 2012 con altri 442mila euro. In un’intervista a Repubblica, invece, lo stesso Fontana sostiene che è rimasto inattivo “almeno dalla metà degli anni Ottanta”
Scrive il quotidiano di Stefano Feltri, nella sua edizione online per aficionados, in cartaceo da settembre, nella sua newsletter, che i “flussi finanziari dimostrano che il secondo conto estero, del quale Fontana era erede beneficiario, era molto attivo. Nel 2009 la madre di Fontana aveva 87 anni e sul deposito c’erano 4.565.839 milioni di euro, cinque anni dopo il conto era più ricco di quasi 200 mila euro”.
Prosegue poi il quotidiano entrando nel dettaglio.
Tra il 2009 e il 2013, infatti, c’è vita sul conto che erediterà Fontana. Nel 2009 la cifra depositata è di 4.565.839 milioni, l’anno successivo cresce di 129mila euro. Nel 2011, invece, il deposito è di 4.162.911 milioni: decresce, quindi, di oltre mezzo milione di euro. L’anno successivo viene rimpolpato con 442mila euro. Alla fine del 2013 sul conto giacciono 4.734.478 milioni, quasi 200mila euro in più rispetto al 2009. Cifre comunque inferiori ai 5,3 milioni ereditati da Fontana e regolarizzati nel 2015 con la voluntary disclosure. Rispetto al 2013 mancano 600mila euro rispetto a quelli indicati nella relazione sull’adesione volontaria allo scudo fiscale. Un altro mistero che solo il governatore può chiarire.
La strategia difensiva pubblica di Attilio Fontana non gli sta portando grandi benefici, ma il goovernatore ha abbastanza mezzi culturali, è avvocato, per sapere ciò che fa. Certo è che “l’immobilità dei conti”, visti i documenti che Il Domani ha resi noti, non sta certamente in piedi. Almeno, non più.
(30 luglio 2020)
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