di Giovanna Di Rosa
Il Carroccio perde pezzi in Lombardia, e li perde in consiglio regionale. Il consigliere regionale della Lombardia, già salviniano di ferro, Gianmarco Senna, ha mollato Salvini ed ha abbracciato la sacra crociata di Calenda e Renzi per un terzo polo liberal-riformista – che va sempre più a destra nonostante le acrobazie verbali in televisione.
Finisce così un’altra storia d’amore leghista che certamente dovrebbe inquietare il governatore Fontana in scadenza, ma ancora di più dovrebbe inquietare il segretario Salvini sulla graticola da mesi ormai, graticola che si è fatta un po’ più calda dopo la clamorosa débacle milanese (quella del “A Milano stravinceremo” prima che Sala facesse a pezzi il candidato salviniano) e addirittura bollente dopo che Meloni ha fracassato i sogni imperiali dell’ex ministro dei Pieni Poteri e i sondaggi più recenti danno il partito di Meloni che triplica le intenzioni di voto del Salvini del prima gli Italiani (e la poltrona a me).
Senna sceglie di tirare la volata a Letizia Moratti mentre nella Lega di Salvini infuria il terremoto con la corrente di Umberto Bossi ha appena vinto il congresso a Bergamo e in vista del congresso nazionale si affilano i coltelli. E Zaia scrive libri.
(24 novembre 2022)
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