di G.G.
Non era proprio che mancasse il leghista doc alla manifestazione con Calderoli e altri “illustri” [sic] esponenti della Lega, ma ugualmente militanza e dirigenza locale hanno pensato che era venuto il momento e nel simbolo del partito, dove ci stava scritto Salvini, ora ci sta scritto “Bérghem”, questo nonostante il partito che scivola verso il 4% d’antan sia ancora, formalmente, la “Lega Salvini premier”. Non gliene va bene una al segretario federale che cambia idea anche due volte al giorno.
E che a cancellare il suo nome dal simbolo ci abbia pensato la Valle Seriana, nella Bergamasca, come racconta Repubblica che cita un evento del maggio prossimo nella località di Albino, dà l’idea della profondità della frattura dei leghisti a casa loro.
Se poi ci mettiamo la costola verde dentro Forza Italia, la Forza Nord che vedrà ufficialmente la luce il 28 aprile, con il Tosi piuttosto arzillo, si potrebbe addirittura essere autorizzati a pensare che la frattura preannunci un terremoto. La decisione di oscurare il nome del segretario onnipotente frutto di una “decisione condivisa”.
(13 aprile 2024)
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