di Giancarlo Grassi
E così le corazzate Mediaset vanno alla guerra. E ci vanno in pace con una campagna di spot pro- diversità, diritti e inclusioni che andranno in onda dal 15 al 22 settembre sugli schermi a marchio Mediaset. Tutti, nessuno escluso. Lo ha deciso Pier Silvio Berlusconi al quale, al pari della sorella Marina, l’oscurantismo dilettantesco della presidente del Consiglio “al potere e al governo si comporti come un uomo“. Come da recente Francesca Pascale a Otto e Mezzo. Parlano chiaro gli spot, anzi chiarissimo: “Mediaset ha a cuore il futuro. Mediaset promuove la diversità e l’inclusione”.
La famiglia dell’ex Cavaliere continua a mandare segnali al governo e insiste sui diritti. Verrebbe da dire che la stanno cuocendo a fuoco lento, l’inquilina pro tempore di Palazzo Chigi. Non solo in Parlamento, ma anche in tv. Perché la lezione del cavaliere parte dal cavaliere e dalle sue strategie televisive. Vinse dagli schermi televisivi prima che nelle urne. E’ noto. Anzi, stra-noto.
Nel frattempo in parlamento Antonio Tajani dice no da un lato e dall’altro continua con la sua strategia sotto dettatura – no allo Ius Scholae da un lato e sì allo Ius Scolae dall’altro – confezionando una proposta di Legge seria sullo Ius Scholae che farà saltare in aria il banco anche grazie all’articolata e puntualissima campagna pubblicitaria del Biscione che schiera la famiglia di Forza Italia, dal presidente ai maggiori azionisti (ai quali il partito deve più di cento milioni di euro, un dettaglio) in un campo che sia più “in sintonia con la sinistra sui diritti”.
La campagna voluta da Pier Silvio Berlusconi picchierà duro per una settimana sarà on air per una settimana, dal 15 al 22 settembre, su tutti i canali del gruppo, a partire dai tre generalisti Canale 5, Italia 1 e Rete4 e poi “in radio, online sulle nostre pagine e sul sito web dedicato” sfruttando, scrive Repubblica, la “forza comunicativa della tv” per “richiamare l’attenzione sul valore delle diversità, a favore di una collettività più aperta e accogliente”. Un comunicato che è una vera e propria dichiarazione di guerra agli oscurantisti al governo (compresi quelli che brandivano rosari) e che non farà bene a Meloni d’Italia, fratelli, sorelle e parenti inclusi.
(14 settembre 2024)
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