di Daniele Santi #Milano twitter@milanonewsgaia #Sanità
La questione del nuovo ospedale che Milano dovrà mettere in piedi anche grazie alla donazione di 10 milioni di donazioni di berlusconi, altri dieci degli Agnelli e vedremo le altre, abilmente gestite dal principe dei gestori Bertolaso, che Fontana ha voluto accanto a sé per la gioia dell’Opus Dei (perché bisogna preoccuparsi pure dell’aldilà), a poche settimane dall “è poco più che un’influenza” ha già scatenato la bramosia di protagonismo di Matteo Salvini che ha dichiarato: “Cercheremo medici in giro per il mondo per far funzionare il nuovo ospedale”, sentendosi uno che sa parlare.
Non suona tragicamente comico un uomo politico, o presunto tale, che dopo avere devastato la sanità pubblica, appoggiato tutti i tagli degli ultimi anni (gridando contro i tagli degli ultimi anni), cercando di mettere all’angolo Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna sulla sanità privata (quando è la Lombardia leghista ad avere svenduta la sanità pubblica a favore di quella privata), si trovi costretto a dire in modo convincente – perché è ancora convinto di essere convincente – che toccherà, poveri loro, correre in giro per il mondo per trovare medici che facciano funzionare la struttura, omettendo di assumersi la responsabilità di essere tra i distruttori della sanità pubblica italiana? Sembrava di sentire Roberto Fico a Radio 24 nella mattinata del 20 marzo, raccontare a Simone Spetia di essere “sempre stato per il pubblico”, quando il M5S per il suo ridicolo reddito di cittadinanza che non ha prodotto un solo posto di lavoro ha tagliato dalla Sanità ben tre miliardi di euro.
Capite che a Coronavirus imperversante se ci mettiamo anche questi signori con le loro cazzate, davvero non possiamo più vivere.
Non siamo in grado di dire cosa succederà con il nuovo ospedale alla Fiera di Milano, non sappiamo nemmeno se si costruirà – peraltro lì a Legnano, nemmeno troppo in là – c’è una struttura che sarebbe persino già pronta, guarda la sfiga e che baddirittura è sempre stata adibita ad Ospedale. Nel senso che l’hanno costruito proprio come ospedale, poi l’hanno chiuso, perché forse si era persa l’abitudine di ammalarsi, io che ne so…
Poi appare, come una conferma alla straordinaria dichiarazione salviniana, Il Giornale di famiglia della famiglia Berlusconi che assicura che “il miracolo di Milano è già pronto” e come volete che non sia un miracolo se c’ha messo i soldi il capo? Ci sarà molto da dire su questo Ospedale quando tutto sarà finito. Ci sarà molto da dire e da scrivere. Altro che resurrezione di Formigoni.
Per ora prendiamolo per quello che vuole essere: una manna dal cielo voluta giusto perché il “Coronovirus è poco più che una normale influenza”. Questo venti giorni prima che lo stesso Coronavirus costringesse Fontana a parlare di “emergenza”.
(20 marzo 2020)
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