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Coronavirus. Fontana ai cittadini: “Presto non più in grado di aiutare chi si ammala. State a casa o saremo più aggressivi”

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di Redazione #Milano twitter@milanonewsgaia Coronavirus

 

Una raccolta dati effettuata dalle compagnie telefoniche a Milano, controllando i numeri telefonici e le celle alle quali si agganciano per mantenere il segnale, ha rilevato – e rivelato – che il 40% dei milanesi continua a muoversi come gli pare, proprio come fa il segretario della Lega nel centro di Roma, così che il Governatore Fontana è costretto a fare la voce grossa: “State a casa o saremo più aggressivi“.

I movimenti sono stati monitorati oltre i 300 metri dal domicilio degli utenti e la situazione in Lombardia sta diventando drammatica, con la preoccupazione di preservare Milano che, al momento, sembra essere stata risparmiata da un flagello delle proporzioni di quello di Bergamo. Antifascismi a parte, la situazione è delicatissima, e la scoperta di essere controllati da remoto sicuramente non piacerà ai cittadini così che l’assessore al welfare Giulio Gallera deve precisare: “C’è un’applicazione che le grandi compagnie telefoniche hanno messo a disposizione per vedere in maniera aggregata e totalmente anonima il flusso delle persone, come si sono mosse all’interno della regione o fuori. Nessuno controlla come il Grande Fratello”.

Certo, date le pulsioni liberticide del segretario leghista che voleva pieni poteri se qualcuno s’incazza non ha tutti i torti.

Ma ha ragione Fontana. Secondo i dati del 17 marzo scorso più della metà dei casi positivi da Coronavirus sono in Lombardia. Prima Codogno e Lodi e ora Bergamo, dove la situazione è drammatica. Le autorità al governo della Lombardia e quelle sanitarie erano state chiare, ma si è dovuto arrivare, come scrive Repubblica, ad una sorveglianza attiva “tramite la telemedicina, i saturimetri e i medici di famiglia, non solo per le oltre 10 mila persone che sono contatti diretti di persone positive al Covid-19 e che sono già in auto- isolamento a casa. Ma anche per coloro che hanno sintomi lievi come tosse o raffreddore. Tutti devono restare a casa: molto spesso il virus si manifesta anche con sintomi lievi, tanto che i pazienti non stanno molto male. Ma sono comunque contagiosi: per questo si deve rimanere a casa”.

Insomma, statevene a casa. Non si sa mai che qualcuno non s’affezioni troppo a quel “saremo più aggressivi” rivolto ai cittadini perché il segretario del partito che ha candidato e eletto Fontana ha più libertà degli altri cittadini.

 

(18 marzo 2020)

©gaiaitalia.com 2020 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 





 

 

 

 

 

 

 




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