di Redazione Milano
“Alto pericolo di fuga” per i due giovani di 21 e 18 anni, italiani di seconda generazione, fermati dalla Polizia nelle due città, dopo il riconoscimento facciale operato grazie a sofisticati apparecchi elettronici, la conferma delle vittime che li hanno riconosciuti, e grazie alle loro bravate commentate sui social quasi fossero un trofeo.
Il procuratore facente funzioni Riccardo Targetti, scrive il Corriere, ha spiegato che i fermi sono stati necessari a causa dell’ alto rischio di fuga degli indagati. I fermi dovranno ora essere esaminati e convalidati dal gip di Milano e di Torino.
Lo scorso 11 gennaio diciotto giovani, tra i quali tre minorenni, erano stati identificati e sottoposti a perquisizione per le violenze su 9 ragazze avvenute a Milano la notte di Capodanno. Le perquisizioni erano avvenute tra Milano e Torino. Secondo il Corriere i ragazzi si aggregavano per le molestie per disperdersi subito e ritrovarsi in un altro luogo ed agire per una nuova molestia.
I perquisiti erano quindici maggiorenni e tre minorenni, età comprese tra i 15 e i 21 anni, sia stranieri sia italiani di origini nordafricane, rintracciati dagli agenti della Squadra Mobile di Milano e del Commissariato Centro che hanno utilizzato anche software per il riconoscimento facciale grazie ai commenti rilasciati sui social il giorno successivo alle aggressioni, perché oltre che violenti sono anche ingenui.
Pesantissimi i reati contestati: violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni aggravate. Non si escludono altri sviluppi delle indagini nelle prossime ore.
(11 gennaio 2022, ultimo aggiornamento 12 gennaio 20220 ore 13.56)
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