di Gaiaitalia.com, #Milano
Si è chiusa ieri mattina, con la prima visita guidata alla Palazzina dei bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti, la prima Milano Arch Week.
Promossa dal Comune, dal Politecnico e dalla Triennale, Milano Arch Week ha raccolto ovunque un grande successo di pubblico.
Si calcola che durante la settimana siano stati circa 20mila i partecipanti alle iniziative nelle due sedi istituzionali (Politecnico e Triennale) e gli amanti dell’architettura che hanno seguito le visite guidate alle case museo, le gite di Polimibus, le incursioni di VespArch e i numerosi eventi diffusi nell’intera città.
Milano Arch Week, che è stata seguita con continuità dai media locali, nazionali e internazionali, ha dimostrato una volta di più la forza e l’ampiezza dell’architettura nel saper coinvolgere emozioni e riflessioni di un vastissimo pubblico di operatori, tecnici, amanti e semplicemente curiosi delle discipline del progetto.
Una valutazione ripresa dai rappresentanti dell’Amministrazione comunale, dal Rettore del Politecnico Ferruccio Resta, che sabato mattina – insieme al Direttore della Triennale Andrea Cancellato e al Direttore Artistico di Milano Arch Week Stefano Boeri – hanno proposto un bilancio di questa prima settimana, convinti che l’architettura rappresenterà anche nei prossimi anni una linfa vitale per la cultura e il ruolo internazionale di Milano.
Milano Arch Week ha ospitato momenti di riflessione sul futuro e il presente di Milano, lezioni di prestigiosi progettisti internazionali (come gli RCR Arquitectes vincitori del Pritzker 2017 e il grande Maestro USA Peter Eisenman), discussioni su grandi e urgenti questioni come la ricostruzione post sisma in Italia centrale – ed eventi mirabili come la serata di festa dedicata allo straordinario Gillo Dorfles e il concerto finale di Fabri Fibra, che ha chiamato centinaia di giovani a riflettere sul ruolo della musica come riscatto dalle periferie sociali e dal degrado culturale.
Con la sua varietà di eventi e luoghi, Milano Arch Week ha dimostrato da un lato l’ampiezza di temi e partecipanti che l’architettura sa offrire e dall’altro il ruolo oggi insostituibile di Milano come epicentro dell’architettura planetaria.
(19 giugno 2017)
©gaiaitalia.com 2017 – diritti riseravti, riproduzione vietata