di Redazione #Sondrio twitter@gaiaitaliacomlo #Lombardia
L’Assemblea dei sindaci dell’Ambito territoriale di Sondrio, riunita nella Sala Consiliare del Comune di Sondrio, ha concluso l’iter di approvazione del Piano di Zona 2018-2020, documento di programmazione dei servizi sociali in cui sono sintetizzati gli obiettivi e le risorse messe in campo dai Comuni dell’ambito per far fronte alle difficoltà dei cittadini.
Gli Assessori e i Sindaci presenti si sono impegnati ad aumentare le risorse destinate ai servizi sociali con una quota procapite che passerà dai 30 euro, stanziati nel 2018, a 32 euro previsti per il 2019 e il 2020. Risorse essenziali che si aggiungono ai trasferimenti statali, regionali e alle risorse aggiuntive reperite dall’Ufficio di piano (composto da 55.746 abitanti, distribuiti in 22 comuni) attraverso la partecipazione a progetti e programmi innovativi come quelli relativi al contrasto delle povertà e della vulnerabilità, agli interventi di supporto alle famiglie con importanti difficoltà educative, alla rete di contrasto alla violenza contro le donne.
L’analisi dei fenomeni sociali evidenzia alcune fragilità del nostro territorio: i giovani faticano a trovare lavoro e gli adulti più fragili hanno poche opportunità di inserimento. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, significativo quanto rilevato nel corso della ricerca di lavoratori disoccupati nell’ambito del progetto Piùsegnipositivi-Bando Welfare in azione di Fondazione Cariplo: Alla selezione di 15 candidati da assumere per il ripristino di sentieri, il recupero di tre ettari di vigne, l’apertura di cantieri in aree dismesse di proprietà comunale, si sono presentati quasi 200 candidati di età superiore ai 45 anni e con una disoccupazione non superiore a tre anni.
Inoltre, si registra un calo demografico complessivo e gli anziani aumentano esponenzialmente ponendo nuovi e seri problemi di assistenza e servizi. Ad esempio, nell’ambito territoriale di Sondrio vi è una carenza dei posti di RSA che non consente ad un gran numero di anziani e disabili di accedere a strutture residenziali sociosanitarie ad una distanza “sostenibile” ed a rispettare il principio fondamentale della prossimità tra struttura residenziale e rete familiare ed amicale. A questo proposito i dati forniti dall’ATS della Montagna dimostrano come oltre il 24% degli ospiti delle RSA residenti nell’ambito di Sondrio sono collocati fuori dai confini dell’ambito.
E’ nel capoluogo, poi, che si concentrano le situazioni di vulnerabilità e di grave emarginazione, mentre in generale in provincia di Sondrio si registrano percentuali di consumo di sostanze e alcol e di giocatori d’azzardo patologici più alti della media italiana.
Il documento che verrà pubblicato sul sito dei Comuni offre interessanti spunti di riflessione e permette di conoscere gli interventi e i servizi che, senza troppo clamore, aiutano le persone fragili ad affrontare la vita con maggiore dignità e sicurezza.
(14 dicembre 2018)
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