di Giovanna Di Rosa #Lopinione twitter@milanonewsgaia #Informazione
Con una decisione coraggiosa e perfettamente in linea con il coraggio di Giannino – al quale lo spazio che hanno riservato come co-conduttore all’interno della nuova Radio Capital degli Agnelli dopo l’omicidio del gruppo GEDI e la normalizzazione di Repubblica che non era riuscita a Berlusconi, non rende merito – è quel giornalista Oscar Giannino che ha deciso di rendere pubblici i documenti con i quali venne avvisato dalla direzione di Radio24 della sua defenestrazione da lì a breve.
Oscar Giannino, che è un Signore, aspetta che il prima filo-Di Maio e poi filo-leghista presidente di Confindustria se ne vada e quindi pubblica i documenti. Lo aveva promesso in diretta radiofonica e lo fa. Li pubblica via Twitter, mettendoci la faccia, come fa sempre, perché anche metterci la faccia vuol dire qualcosa, in momenti storici in cui generalmente la faccia si perde. Li pubblica così:
Scade impegno assunto con Vincenzo Boccia, che saluto. Ergo pubblico contestazione formale ricevuta da direttore e ad gruppo Sole24, 13 mesi fa. Non fu nei miei confronti “normale rotazione conduttori”, come dissero, ma accusa di gravi violazioni deontologiche su 3 casi…1/segue pic.twitter.com/TbPxsoBZb5
— Oscar Giannino (@OGiannino) May 20, 2020
… il 2* caso: aver dato alle Belve notizia di esposto all’antitrust presentato da Assosoftware di Confindustria, x evitare procedure opache nell’affidamento della piattaforma in vista di fatturazione digitale IVA: infastidì ordine commercialisti, e la ridarei … 3/segue pic.twitter.com/zXWm4dAVLP
— Oscar Giannino (@OGiannino) May 20, 2020
…il 3* caso: critiche numeri alla mano al ruolo di FS in salvataggio Alitalia, e infatti per fortuna non se n’è fatto niente. In tutti i casi,fatto solo il mio mestiere. Auguro a ex colleghi del Gruppo Sole24 che mai+si attuino censure così improprie, negando poi di farle. Fine
— Oscar Giannino (@OGiannino) May 20, 2020
Il direttore di Radio 24 al momento dell’insediamento del quale Oscar Giannino aveva detto in diretta che quella sarebbe stata la sua ultima stagione di collaborazione con l’emittente di Confindustria, Dott. Fabio Tamburini, si era espresso su Prima Comunicazione con toni che non cancellavano certo il sospetto che alla base della decisione ci fossero antipatie personali.
Sui social ne sono uscite di tutti i colori, invocando in difesa di Oscar Giannino anche la libertà di espressione: francamente sono rimasto allibito, perché si tratta di affermazioni al di là del bene e del male” (…) “La verità è molto più semplice, come ogni cosa anche il palinsesto di Radio 24 deve rinnovarsi. E Giannino non fa eccezione. Inoltre, Giannino è certamente brillante ma, come tutti noi, non è privo di qualche difetto”.
Va detto che un direttore che si libera di un collaboratore che ha ascolti al di sopra di quelli della media della giornata radiofonica, non fa un gran servizio all’azienda, ma l’azienda non è la nostra e se fosse la nostra, e Oscar Giannino – averne di Oscar Giannino! – fosse stato sul nostro libro paga ce lo saremmo tenuti stretto. Ma così va il variegato mondo dell’informazione servile, prona e lottizzata di questo paese dove più sei asservito e più dichiari che lo sono gli altri.
(21 maggio 2020)
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