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Leghisti: arresti, ricatti e minacce e piste svizzere e russe. Salvini è “tranquillo”. Tanto i colpevoli sono sempre i migranti

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Il leader leghista Matteo Salvini e a dx Luca Sostegni

di G.G. #Maiconsalvini twitter@milanonewsgaia #Lopinione

 

Il Fatto Quotidiano titola “Lombardia Film Commission bancomat dei leghisti“, non sappiamo se il titolo corrisponda anche al vero, ma ci sono i PM che stanno lavorando alacremente. Poi c’è un uomo che stava certamente fuggendo in Brasile – aveva la prenotazione per un volo da Francoforte a Porto Securo in partenza stasera alle 20.45. Poi c’è Matteo Salvini che si dichiara “tranquillo” e c’è un governatore, Attilio Fontana che tace nell’unico momento in cui dovrebbe parlare. Insomma c’è il gotha leghista che non si smentisce che sparge arroganza e impudenza.

Ci sono storie della Lega che governa la Lombardia che dovrebbero spingere alla prudenza e non all’impudenza: storie di ricatti, minacce (“se non mi pagate dico tutto”), compravendite, plusvalenze, vendite a cifre doppie rispetto all’acquisto e c’è la Guardia di Finanza che indaga su una rete di società gestite da Scillieri, uno dei commercialisti della Lega, che muoveva Luca Sostegni il suo prestanome ora in carcere, e che indaga anche sui beneficiari finali di 800mila euro usciti dalle casse della Lombardia Film Commission, partecipata regionale. Il sospetto è che ci siano soldi finiti in Svizzera, mentre si indaga su altre operazioni.

Salvini si dichiara “tranquillo” e riprende a martellare l’opinione pubblica con il refrain sui migranti che è sempre utile quando la Lega è in difficoltà su vari fronti. Ma forse non ci sarebbe da stare tranquilli se quanto scrive Il Fatto Quotidiano fosse vero.

Cuore dell’inchiesta appunto l’ipotizzata compravendita “gonfiata” di un palazzo a Nord di Milano da parte della Lombardia film commission, fondazione no profit di proprietà della Regione e del comune lombardo. Ottocentomila euro di soldi pubblici, stando ai primi accertamenti, spesi per comprare un capannone a Cormano, che per gli inquirenti valeva la metà. Protagonisti dell’indagine Di Rubba, Manzoni e Scillierigià finiti citati più volte nelle inchieste sui fondi del Carroccio. I primi due sono i professionisti di Bergamo ai quali Giulio Centemero, tesoriere e parlamentare della Lega, ha affidato i conti del partito: sono rispettivamente il revisore legale del gruppo al Senato e direttore amministrativo di quello alla Camera. Il terzo, invece, ha lo studio in via Privata delle Stelline 1, a Milano,dove ilfattoquotidiano.it ha scoperto che era stata domiciliata la sede fantasma della Lega per Salvini premier, il nuovo partito nazionale creato dall’ex ministro dell’Interno.

Poi ci sono ulteriori approfondimenti di Repubblica che scrive di piste che porterebbero fino in Russia., con la storia dei famosi 49milioni spariti che torna in auge e i contatti con la Russia di Putin che interferisce con la politica dei paesi dell’Unione Europea in nome della democrazia illiberale sovranista che è il faro della lega e di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia, con il probabile tacito assenso di Silvio Berlusconi, perché nella destra sempre più estrema dell’Italia sovranista nulla succede senza che Silvio lo sappia.

Repubblica scrive anche delle minacce di Sostegni formulate al telefono mentre chiede soldi per il suo silenzio: “Io innesco una serie di situazioni che poi non so dove si va a finire” facendo riferimento ad altre pratiche illecite di cui sarebbe a conoscenza, quando aggiunge  “Perché poi da questo si va alle cantine, dalle cantine si va al capannone…” e via andare, per vedere dove si va a finire.

Attilio Fontana tace. E tace anche il Comune di Milano. La questione, stando ai quotidiani che hanno i mezzi per approfondire e che non si limitano a riportare e commentare come noi, ognuno ha i mezzi suoi; Luca Sostegni, 62 anni, è stato interrogato dalle 9 del mattino nel carcere di San Vittore dal gip Giulio Fanales dopo essere stato fermato due giorni fa dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano.

 

(18 luglio 2020)

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