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Questione di Equilibrio. O che bello sarebbe se la politica italiana conoscesse “almeno” la fisica

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di Luca Venneri* #Politica

Esiste sempre un punto di equilibrio. Fare perno su questi punti di equilibrio ha la caratteristica di tenere in piedi un oggetto senza farlo cadere. Gli equilibri sono condizioni strane perché prescindono dalle forze in gioco perché uguali e contrarie, si annullano e creano quell’illusione di stabilità.  La fisica ci insegna questo ma non possiamo ignorare il valore delle forze quando entriamo nel campo della politica.

Renzi ha aperto il tema del valore delle forze che entrano in gioco in un equilibrio politico precario.
Renzi ne ha fatto una questione di valore, di queste forze che hanno tenuto insieme l’attuale governo Conte. La domanda che irrompe prepotentemente nel dibattito è questa: ha più valore l’equilibrio o le forze politiche che oggi generano questo equilibrio? La domanda, in tale senso, è complicata. Se uscissimo per un breve istante dalla logica che, oggi, ci vede tutti un po’ fan di questo o quel partito e cominciamo ad armarci di strumenti di comprensione profonda, capiamo che la domanda appena posta è cruciale.

La domanda appena posta è quella che, in altri termini regge la decisione di Renzi ad aprire una crisi. In tutta onestà possiamo ignorare le forze a favore di un equilibrio politico? Dovremmo forse ignorare che alcune forze politiche ragionano in termini troppo superficiali? Crediamo sia sufficiente un equilibrio, anche in condizioni di pandemia, per offrire la migliore scelta politica? In politica e nel conflitto politico è fondamentale farsi le domande giuste.
Ogni ragionamento fazioso che ho sentito, in questi giorni, ignora un punto fondamentale: che ci piaccia o meno, questo equilibrio non esiste più e risulta all’evidenza delle forze che tenevano insieme questo equilibrio, che tenevano insieme la maggioranza. Posto che sarà difficile ricomporre un equilibrio rimane un fatto su cui tutti noi dovremmo davvero riflettere. Ci accontentiamo di queste forze? Ci accontentiamo del loro approccio ai problemi pubblici, alle policy che stanno mettendo in campo, oppure, dovremmo chiedere e chiederci qualcosa di più? Perché quando un equilibrio si rompe la natura delle cose emerge e solo le idee alte, la preparazione vera hanno la forza di reggersi da sole, senza cadere.

Sarò sincero, non vedo molte idee alte ma vedo molta improvvisazione politica e superficialità che tradisce una cosa su cui Renzi ha ragione: la crisi sarà stata pur aperta da lui ma la crisi dei pensieri e della preparazione c’era già da tempo in questa maggioranza. L’equilibrio politico annullava le forze e non evidenziava questa triste verità della quale dovremo tutti, prima o poi, farcene una ragione e attivarci di conseguenza. Al di là del tifo di squadra.

*portavoce nazionale Rete Italiana Antifascista

 

(15 gennaio 2021)

©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 




 

 

 

 

 

 

 




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