di Redazione, #Politica
Il social network di Mark Zuckeberg ha chiuso la pagina della testata di Casapound “Il Primato nazionale”, chiusura che sarebbe stata decisa in seguito a violazioni delle policies della piattaforma relativamente a contenuti che incitano alla violenza, discriminazione, odio razziale e alla pubblicazione di messaggi, secondo la direzione del social network, riconducibili a fascismo o nazismo.
Il blocco è stato confermato dai dirigenti del movimento neofascista Casapound ed è un’altra decisione che scatenerà ulteriori polemiche, come se ce ne fosse bisogno, quando le polemiche dovrebbero essere altre considerando che l’apologia di fascismo, che la nostra Costituzione vieta, non è censurata quasi mai e bisogna aspettare che lo faccia un social network.
Scrive Repubblica che secondo “i “fascisti del terzo millennio” – come si definiscono i militanti di CPI – l’oscuramento “è verosimilmente legato alla conferenza che mercoledì sera, alle 21, avrebbe dovuto essere trasmessa proprio sulla pagina Facebook del Primato Nazionale: una presentazione del saggio “Stregoneria politica” di Guido Taietti (edito da Altaforte, del dirigente casapoundista Francesco Polacchi), a cui avrebbero partecipato l’autore del volume e i giornalisti Gianluca Veneziani e Edoardo Gagliardi” (…)” quel “Guido Taietti condannato a 7 anni e due mesi per avere reso invalido permanente Emilio Visigalli, pestato in modo brutale a Cremona il 18 gennaio 2015 in un agguato balzato agli onori delle cronache nazionali”.
Ricordiamo che il numero di marzo 2021 dell’house organ di CPI – che esce anche in formato cartaceo – ospita un intervento di Caio Mussolini e una recensione del Mein Kampf” di Adolf Hitler, oltre a un approfondimento sui “farmaci boicottati per la cura del Covid”.
Poche settimane fa Twitter aveva bloccato Forza Nuova.
(6 aprile 2021)
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