“Un ferito ogni 2 minuti, un morto ogni 3 ore: non è un bollettino di guerra, sono i numeri degli incidenti stradali nel nostro Paese, che causano il doppio dei decessi della media europea. Parliamo di 30mila morti e 2 milioni di feriti in 10 anni. Salvini e Meloni ci hanno già reso ridicoli con gli spot del Governo in cui chi deve ‘insegnare’ le buone norme alla guida non ha nemmeno la cintura di sicurezza: ora mettono a rischio la vita stessa dei cittadini”, lo dice Paolo Romano, consigliere regionale del Pd, dopo che la sua mozione sul tema è stata bocciata nella seduta di questo pomeriggio.
“Il nuovo codice della strage peggiora le regole riducendo i controlli, attaccando gli autovelox, permettendo di aumentare i limiti di velocita e le zone grige, rendendo più difficili le Ztl e le zone 30. Per questo ho presentato una mozione al consiglio regionale che chiedeva di intervenire con il Governo per rivedere alcune di quelle che considero gravi novità del Codice della strada. Ma la destra non si è smentita e ha bocciato ogni nostra proposta di buon senso”, aggiunge.
“Il testo impegnava la Giunta regionale a interloquire con il Governo e il Parlamento al fine di coinvolgere in Senato, dove il ‘codice della strage’ deve essere ancora discusso, le associazioni dei familiari delle vittime della strada, che si sono espresse contro con durezza, e le associazioni di promozione della mobilità dolce. Si chiedeva di eliminare dalla proposta di riforma tutte le norme che mettono a rischio la vita delle persone: i poteri tolti ai Comuni sulla gestione del traffico, sulle zone 30 e le Ztl, gli autovelox che vengono depotenziati, la cilindrata delle auto guidabili dai neopatentati che aumenta. Infine, si proponeva di inserire l’obbligo dei sensori per l’angolo cieco sui mezzi pesanti, salvando la vita a ciclisti e motociclisti, di rendere più facile e non più difficile fare piste ciclabili, di aumentare i controlli e non solo, in modo populista, le sanzioni”, dettaglia Romano.
“Stanno giocando sulla pelle e la vita degli italiani, è inaccettabile. Più velocità, meno controlli, meno mobilità sostenibile. Abbiamo provato a spiegare con i dati, concreti, inappellabili, e con le storie, durissime, dei familiari delle vittime della strada. Ma niente: ci hanno deriso, hanno deriso le vittime della strada. Se in Senato non ci saranno modifiche, ci vedremo tra un anno per commentare i risultati: speriamo non abbiano troppe persone sulla coscienza”. conclude il consigliere Pd.
(9 aprile 2024)
©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata