di Redazione
“Sono orgogliosa del lavoro svolto dall’unità Tutela Donne e Minori della Polizia locale, che ha permesso di consegnare alla giustizia una persona riconosciuta dai suoi connazionali come un sadico gestore di un campo in Libia, un assassino e uno stupratore. La sensibilità e la capacità di ascolto degli agenti intervenuti nell’immediato ha avuto un ruolo essenziale in questa indagine, consentendo alle vittime di sevizie di sentirsi al sicuro e di raccontare la loro drammatica storia. È importante che queste donne e questi uomini abbiano potuto denunciare liberamente il loro aguzzino, e lo hanno potuto fare perché siamo in un Paese che rispetta e tutela i diritti di tutti”. Con queste parole l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza, ha commentato la notizia della notifica di misura di custodia cautelare in carcere per il cittadino somalo accusato di omicidio plurimo continuato e aggravato e violenza sessuale anche su minori.
“Grazie al controllo del territorio voluto dall’amministrazione Sala – aggiunge l’assessore Rozza – oggi abbiamo consegnato all’autorità giudiziaria non solo l’aguzzino di un campo lager, ma anche le informazioni che svelano le tappe e le atroci modalità messe in atto da un’organizzazione criminale per la tratta di cittadini somali. Una scoperta che spero possa diventare la base per smantellare questi campi in Libia”.
(19 gennaio 2017)
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