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La mostra “Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso” in programma a Palazzo Reale dal 17 ottobre 2019 al 1 marzo 2020, presenta circa cinquanta capolavori dei grandi maestri impressionisti, post-impressionisti e di membri delle avanguardie dei primi del Novecento, tra cui Paul Cézanne, Edgar Degas, Paul Gauguin, Édouard Manet, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Vincent van Gogh e un nucleo importante di opere di Pablo Picasso, grande amico dello stesso Justin Thannhauser.
La mostra racconta la straordinaria collezione che negli anni Justin K. Thannhauser costruì per poi donarla, nel 1963, alla Solomon R. Guggenheim Foundation, che da allora la espone in modo permanente in una sezione del grande museo di New York. Promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale, MondoMostre Skira e organizzata in collaborazione con The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York, la mostra è curata da Megan Fontanella, curatrice di arte moderna al Guggenheim.
Queste le parole dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno riguardo alla mostra e ai suoi obiettivi:
In questa mostra si intrecciano una grande storia di collezionismo che ha attraversato tutto il ventesimo secolo, la volontà di un importante museo di New York che offre a Milano l’opportunità di ammirare i suoi capolavori senza attraversare l’oceano e l’impegno di Palazzo Reale nel proporre ogni anno una mostra in grado di raccontare le collezioni dei più prestigiosi musei di tutto il mondo – afferma l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Una combinazione perfetta che arricchisce l’offerta culturale dell’estate milanese.
È la prima volta che i più importanti capolavori della collezione Thannhauser del Guggenheim arrivano in Europa: dopo la prima tappa al Guggenheim di Bilbao e la seconda all’Hotel de Caumont di Aix-en-Provence, Palazzo Reale a Milano rappresenta la tappa conclusiva della mostra, dopo la quale queste splendide opere ritorneranno a New York. Si tratta dunque di un’occasione unica e irripetibile per ammirare lavori di eccezionale qualità di grandi maestri della pittura europea sinora mai esposti fuori dagli Stati Uniti.
Senza troppe anticipazioni, nella collezione statunitense trovano spazio ritratti, nature morte e paesaggi – ripetiamo, inediti agli occhi del visitatore italiano – di artisti del calibro di Renoir, Cezanne; sculture di Edgar Degas, per non dimenticare quanto l’artista francese sia riuscito ad eccellere anche in questa arte; un paesaggio tahitiano dell’inconfondibile Gauguin; spazio anche a Manet e Monet, per cogliere appieno le diverse sfumature della pittura impressionista; non può certo mancare, data la sua fama piuttosto pop degli ultimi decenni, qualche “chicca” di Van Gogh, soprattutto paesaggistica. Un capitolo a parte meritano le opere di Pablo Picasso, grande amico di Justin Thannhauser: in mostra troviamo ben tredici opere, di cui dodici appartenuti ai Thannhauser e una, Paesaggio a Céret (1911), del Guggenheim. Accanto alle magnifiche opere della collezione Thannhauser, la Guggenheim Foundation ha scelto, per arricchire maggiormente la mostra e dimostrare la profonda convergenza tra le due collezioni, di esporre alcuni altri prestigiosi lavori degli stessi celebri artisti o di altri grandi maestri. Il contesto storico-artistico che segna il passaggio tra ‘800 e ‘900 è quindi ulteriormente approfondito attraverso l’esposizione di artisti protagonisti dell’epoca come Henri Rousseau, George Seurat, André Derain, Juan Gris “Ciliegie”, Vasily Kandinsky, Paul Klee, Franz Marc ed Henri Matisse.
Se la collezione Thannhauser rappresenta dunque un gioiello per il Museo Guggenheim che, votato soprattutto all’arte astratta, all’inizio degli anni Sessanta contava su un piccolo numero di opere impressioniste e postimpressioniste, a sua volta il museo americano con questa mostra omaggia il grande collezionista tedesco portando in Europa opere di eccezionale qualità e di grande importanza nel percorso creativo di ciascun artista. Al Museo Guggenheim questa collezione viene ammirata ogni giorno da centinaia di americani e di turisti in visita nell’edificio-culto realizzato da Frank Lloyd Wright; a Milano per alcuni mesi queste opere straordinarie rendono nuovamente omaggio al ruolo di questa famiglia nella difesa e nella promozione degli artisti di avanguardia europei durante oltre mezzo secolo.
(17 ottobre 2019)
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