di Daniele Santi, #Politica
Straordinario centrodestra estremo: dopo mesi di discussioni e di disastri lombardi, recuperati grazie al governo Draghi che ha dato una linea anche alla disorganizzata e privatistica sanità lombarda, dopo i bertolasiani vaccini a tempo, ora arriva l’intuizione politica che salverà tutto il cucuzzaro: Centrodestra con candidati unici”. Nomi? Manco a parlarne. Tocca averli, prima di farli.
Ma il fiero alfiere berlusconiano Tajani, tutta una carriera all’ombra del capo, brillando di luce riflessa e sgomitando per dire “Io c’ero” va avanti vigoroso con una dichiarazione che gronda disorganizzazione e disperazione politica ad ogni virgola: ”A differenza della sinistra che è divisa e ha più candidati a cominciare da Roma, noi avremo un solo candidato in ogni grande città. Questo è un segnale di coesione che diamo a tutti”. Traduzione libera: non abbiamo idea di chi si possa candidare dato che ci danno perdenti da tutte le parti e quindi vi vendiamo, per l’ennesima volta, la vecchia storiella dell’unità, perché se ci sono cascati prima ci cascheranno ancora.
Programmi? Nemmeno l’ombra. Anzi un’ombra c’è: si chiama Meloni ed è quell’ombra che ad ogni proposta di candidature centrodestriste estreme non dice né sì né no e cuoce sulla graticola tutti i maschiacci compagni di selfie della sua area politica: primi della lista Salvini e Tajani, in rigoroso ordine alfabetico.
(25 maggio 2021)