di G.G.
Lontani i tempi delle sacre acque del Po, assai più vicini quelli dei raduni ripresi da dietro così da inquadrare le teste e il palco affinché non si noti il vuoto alle spalle di chi c’era (pochi o pochissimi, a seconda dei tempi che si vogliano ricordare), è ora il momento delle sorprese: il candidato più votato alle ultime amministrative è del PD e ne è il capolista, Giorgio Gori.
Cosa resti delle sacre acque del Po (forse confluite in quelle della Moscova), delle cerimonie isterico-religiose di adepti con corna in testa e slogan faciloni mutuati vocabolari di trenta parole, di parole lanciate al vento sui negher e sui terun, del rito pagano delle ampolle, non è dato sapere. O meglio si sa, si spostano su Vannacci come estrema ratio, e votano PD. Salvini perde anche il Comune, dove vince un giovane candidato civico: Davide Cantù con la lista Viviamo Insieme Pontida.
Ultimamente ogni passo del segretario è un trionfo. E si nota. E a Pontida non c’è più religione. E’ un fatto.
(12 giugno 2024)
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