di Redazione #Milano twitter@gaiaitaliacomlo #Cosa?!?
Dopo sette anni il Comune di Cinisello Balsamo dice stop ad un gruppo di lettura, trecento persone, mica due, perché l’assessora pretende – sulla base delle indicazioni di chi? – che sia il Comune a decidere quali letture il gruppo di lettura (ridondanza voluta) debba affrontare. La folle proposta di nemmeno troppo vago sapore sovietico viene denunciata da trecento cinisellesi e ripresa dal quotidiano Il Giorno che riprende la dichiarazione di Enrico Ernst, insegnante e coordinatore del gruppo, che dopo un incontro la l’assessora alla Cultura Daniela Maggi, ha ricevuto, secondo la sua dichiarazione, l’indicazione di sospendere l’iniziativa: “Ci era stato chiesto di poter decidere e controllare i temi alla base dei gruppi di lettura. Avevamo mostrato all’assessora un elenco di quattro tematiche tra le quali gli utenti avrebbero deciso autonomamente le letture da affrontare, ma ci è stato chiaramente detto che non potevamo essere noi a scegliere i temi e che il Comune avrebbe dovuto avere parte in causa nel controllo e nella decisione”. Roba da Minculpop e da controllo sovietico, anche che cultura.
Così i gruppoletturisti si sono radunati in piazza, trecento persone, un leggìo al centro della scena ed hanno cominciato a leggere. Poi sono partite le accuse. Da una parte loro, i lettori, che parlano di ingerenze ideologiche ed accusano la Lega Nord di non aver digerito il fatto che tra i temi proposti vi fosse anche un ciclo di letture dedicato al “relativismo degli stranieri” quando pensare che gli esponenti leghisti sappiano cos’è il “relativismo”è come immaginare che certi ministri imparino i verbi e dal Comune è partita la difesa: “abbiamo solamente proposto di ampliare le tematiche per rendere più vasto il pubblico” riaffermando però il diritto del Comune (diritto?) a verificare i contenuti del servizio.
Insomma, il Minculpop, ma più buzzurro.
(19 novembre 2018)
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