di G.G. #Lombardia twitter@gaiaitaliacom #Politica
Attilio Fontana era uno dei governatori più popolari d’Italia, chiuso nella roccaforte delle balle leghiste dove sembrava che tutto andasse bene fino a quando le cose non sono cominciate ad andare male sul serio, ma è stata colpa del Coronavirus, non della disorganizzazione leghista che da venticinque anni marcia su ciò che non c’è e quando c’è da fare sul serio non è capace.
E così, non bastassero i futuri poco rosei che si prospettano – perché il Governatore [sic] Fontana lo sa – la faccenda non è ancora finita, il Fontana del virus appena più pericoloso di una influenza, precipita dal terzo al tredicesimo posto nella classifica dei più amati [sic] tra i Governatori d’Italia. Tredicesimo posto su 18 è quasi un’onta per il leghista. In generale. Non necessariamente per il leghista Fontana. perché il leghista doc vuole il potere e il prestigio. Certo Fontana non era solo a dire che il virus non esisteva, s’era messo in mezzo con la sua scienza anche il Corriere di Cairo.
Va meglio al Sindaco Sala che si attesta al 52 posto tra i 105 sindaci d’Italia con un 53,4% di gradimento tra i cittadini, guadagnando un 1,7% di polarità. E a un anno dalle elezioni comunali non è neanche così male.
(7 luglio 2020)
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