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Si è conclusa oggi Edimburgo l’edizione 2018 di “Eurocities”, la tre giorni di scambi, tavole rotonde e networking tra i rappresentanti delle 140 città, di 30 diversi paesi, che aderiscono all’organizzazione europea fondata nel 1986. Il Comune di Milano ha preso parte alla manifestazione con l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data Lorenzo Lipparini, che ha animato l’incontro “Involve: inclusion and empowerment through culture”, insieme al sindaco di Bristol, Marvin Rees e al Vice Presidente del Consiglio di Nantes André Sobczat.
“Ho portato l’esperienza di Milano nel campo della partecipazione e del coinvolgimento della cittadinanza per una reale amministrazione condivisa della città – dichiara Lorenzo Lipparini –. Ho parlato dell’edizione 2018 del Bilancio Partecipativo e del regolamento dei beni comuni che abbiamo avviato in maniera sperimentale e di tutte le iniziative che l’Amministrazione comunale ha messo in campo per ascoltare i cittadini prima di prendere importanti decisioni, come il dibattito pubblico sul Progetto Navigli”.
“Grazie al network ‘Eurocities’ – aggiunge l’assessore – Milano dialoga con le altre città, superando i confini nazionali e confrontandosi direttamente sulle buone pratiche per rendere le Amministrazioni comunali sempre più vicine ai cittadini e in dialogo costante con loro. Al termine della tre giorni, insieme ai miei colleghi delle altre città – sindaci, assessori, amministratori a più livelli – abbiamo sottoscritto la ‘Dichiarazione sull’impegno dei cittadini’ per migliorare e promuovere il dialogo con i cittadini sul futuro delle nostre città, ispirare i governi a tutti i livelli perché costruiscano società dove le persone vengono prima di tutto e avere un impatto positivo sul modo in cui vengono prese le decisioni. Le grandi città sono sempre più il terreno dove si sviluppano la ricerca, l’innovazione, la convivenza e l’integrazione e dove si realizza l’incontro tra le idee e la partecipazione civica. Per questo vogliamo che le città abbiano sempre più voce, contribuendo a migliorare la qualità della democrazia in Europa e negli stati”.
(1 dicembre 2018)
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