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Torna all’Elfo Puccini l’Invisibile Kollettivo con la lettura scenica del romanzo di Emmanuel Carrère, L’avversario.
Il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand ha ucciso moglie, figli e genitori. Le indagini che sono seguite al suo gesto hanno rivelato che non era un medico come aveva sempre sostenuto. Mentiva da diciotto anni… Non era medico. Non si sapeva nemmeno cos’era.
La compagnia va al cuore della storia, sottolineando gli interrogativi psicologici e mettendo in campo tutte le domande che sorgono spontanee di fronte a un caso come questo. Ovviamente non dà risposte, perché non possono esserci, ma si esce dalla sala migliori e turbati, e soprattutto con una gran voglia di discuterne. Perché la vicenda, il testo di Carrère e lo spettacolo si muovono sul terreno minato della bugia, sui confini fra realtà e finzione, su quanto la nostra psiche sia così potente da farci credere alle nostre messe in scena, la bugia diventa così il sintomo essenziale per la sopravvivenza”.
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(19 giugno 2019)
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