di G.G. #Politica twitter@milanonewsgaia #Milano
Il Sindaco di Milano Beppe Sala è stato condannato a sei mesi, pena convertita poi in 45mila euro di multa per falso ideologico e materiale, a causa di una retrodatazione di due verbali con cui, nel maggio del 2012, sono stati sostituiti due componenti della commissione di gara per l’assegnazione del maxi appalto per la Piastra dei servizi dell’Esposizione Universale del 2015.
La condanna è collegata al lavoro di Sala come commissario unico e amministratore delegato di Expo. “Continuerò a fare il sindaco, ma così è stato processato il mio lavoro”, è stata la reazione a caldo del primo cittadino.
Il sito di Repubblica riporta le motivazioni della sentenza:
limitatamente alla retrodatazione del verbale di annullamento di nomina della commissione giudicatrice e del verbale di nomina della commissione giudicatrice” (…) vengono concesse “le circostanze attenuanti generiche” e, anche l’attenuante di aver agito, nel commettere il reato di falso materiale ed ideologico, “per motivi di particolare valore sociale”.
(5 luglio 2019)
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