di Giancarlo grassi, #Lopinione
E anche la storia del “un vaccino ogni sette minuti” è andata a puttane, causa grande organizzazione della Sanità della Regione Lombardia che non ha nemmeno imparato a mandare gli SMS necessari agli appuntamenti e i vaccinandi ad orologeria non si sono presentati. Un’onta incancellabile e l’ennesima figuraccia del presidenti Fontana con tutti i fontanisti al seguito, Moratti e Bertolaso inclusi, presunti salvatori della patria, al seguito.
Serve un bagno di umiltà e serve subito. Servono le dimissioni di questa giunta incompetente ed incapace di far funzionare la Sanità della Lombardia in un disastro che venticinque anni abbondanti di leghismo centroforzista, tra scandali, arresti ed indagini, hanno costruito mentre tutti, dentro e fuori il Pirellone, vivevano col paraocchi e grazie al paracadute. Neppure le migliaia di morti dovute a Covid-19 li hanno svegliati.
Non bastano tweet e proteste sui social ad uso del popolino che in qualche modo va tenuto tranquillo. La vergogna della sanità del Pirellone è una vergogna sotto gli occhi di tutti: discorsi roboanti, deliri su quantminuti servono per un vaccino, il farsi belli al suono della propria voce che dice in televisione “metto la mia esperienza [sic] al servizio dei Lombardi” non servono più a nulla. Serve una rivoluzione. Serve che Fontana e il leghismo centro-forzista calpestatori della sanità pubblica, insieme al Bertolaso dell’idea geniale dei vaccini ad orologeria, se ne vadano.
Serve, finalmente, competenza. E un sano tornare al benessere dei cittadini. Non occuparsi delle poltrone del Pirellone.
L’inadeguatezza di @AriaLombardia incapace di gestire le prenotazioni in modo decente rallenta lo sforzo comune per #vaccinare. È inaccettabile! Grazie agli operatori che si prodigano vaccinando cmq 30mila persone al giorno e grazie ai cittadini lombardi per la pazienza.
— Letizia Moratti (@LetiziaMoratti) March 20, 2021
Letizia Moratti, dal canto suo, si toglie dall’impiccio con un tweet quasi a dire che la giunta della quale è vicepresidente ed assessore al welfare non abbia nessuna responsabilità nel caos che vige in Lombardia dall’inizio dell’evoluzione pandemica quando l’unica cosa importante sembrava sbraitare che si sarebbero chiesti decine di miliardi di risarcimento alla Cina. Boutade finita nel cesso, come tutte le altre.
(21 marzo 2021)
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