Il 28 e il 30 maggio, i Maestri dei Corsi di Alto Perfezionamento – Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Antonio Meneses e Franco Petracchi – suoneranno insieme ai loro allievi all’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino.
I due appuntamenti, intitolati “Omaggio a Cremona”, segnano il ritorno della storica rassegna di concerti nata nel 1986 su iniziativa di Salvatore Accardo e Andrea Mosconi. Da quasi quarant’anni, questi incontri creano un ponte ideale tra diverse generazioni di strumentisti; i Maestri, scendendo dalla cattedra, si uniscono agli Allievi per fare musica insieme davanti al pubblico cremonese. I concerti della rassegna si sono svolti in una varietà di luoghi della città – dal Teatro Ponchielli al Palazzo Cittanova, dal Teatro Filodrammatici alla Chiesa di San Marcellino. Dopo un’interruzione di due anni dovuta alla pandemia, “Omaggio a Cremona” si terrà per la prima volta al Museo del Violino.
“Dopo un anno di lezioni, il fatto di poter condividere il palcoscenico con i docenti è un’esperienza unica per i giovani musicisti. Anche per noi suonare con loro è una fonte di energia e fantasia. Siamo andati avanti così per molti anni, e continuiamo a farlo con grande gioia ed emozione”, racconta il Maestro Salvatore Accardo.
“Quest’anno la Fondazione Stauffer offre alla nostra città l’occasione d’ascoltare i Maestri e gli Allievi in un luogo iconico per gli strumenti ad arco, l’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino. I nostri concittadini potranno ascoltare pezzi di grande emozione, suonati dai Maestri Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, Antonio Meneses e Franco Petracchi unitamente ai loro talentuosi Allievi. Potremo apprezzare il risultato di un lungo ed impegnativo percorso di alta formazione che la Fondazione Stauffer, dal 1985, offre gratuitamente a giovani strumentisti ad arco dotati di grandi capacità ed entusiasmo, grazie alla generosità del Fondatore Walter Stauffer ed alla visione lungimirante di Andrea Mosconi. Buon ascolto a tutti!” sostiene Alessandro Tantardini, il Presidente della Fondazione Stauffer.
Il 28 maggio, i Maestri Bruno Giuranna e Franco Petracchi si uniranno ai giovani musicisti per eseguire due brani contrastanti per stile e temperamento: la vivace e brillante Sonata per Archi no. 1 di Gioacchino Rossini e il Quintetto con Pianoforte di Dmitry Shostakovich, la cui musica è stata caratterizzata dai contemporanei come “liricamente lucida, umana e semplice”. Il 30 maggio, i Maestri Salvatore Accardo, Antonio Meneses e gli Allievi interpreteranno due capolavori del classicismo viennese e del romanticismo francese, il Quartetto con Pianoforte no. 2 di Wolfgang Amadeus Mozart e il Quintetto di César Franck.
Gli eventi si svolgeranno ad ingresso gratuito previa prenotazione sulla piattaforma Eventbrite, fino ad esaurimento posti. Prenotazione biglietti: https://stauffer.eventbrite.com.
La Fondazione Stauffer è un’istituzione privata italiana tra le più attive nella promozione della cultura musicale. Istituita nel 1970 a Cremona per volontà del mecenate ed imprenditore italo-svizzero Walter Stauffer, la Fondazione persegue l’obiettivo di promuovere nella città di Cremona la didattica degli strumenti ad arco, la ricerca musicologica e la liuteria tradizionale cremonese.
Fondata nel 1985, l’Accademia Stauffer supporta le future generazioni dei musicisti erogando i corsi annuali di Alto Perfezionamento, dedicati a ciascuno dei principali strumenti ad arco e guidati dai Maestri Salvatore Accardo (violino), Bruno Giuranna (viola e musica da camera), Antonio Meneses (violoncello), Franco Petracchi (contrabbasso) ed il Quartetto di Cremona (quartetto d’archi). L’offerta formativa comprende, inoltre, il Concertmaster Artist Programme, il corso dedicato alla preparazione professionale del Primo Violino di Spalla di un’orchestra; masterclass strumentali con i musicisti più celebri della scena internazionale; residenze artistiche in collaborazione con le istituzioni musicali più prestigiose al mondo; Stauffer Labs, dipartimenti creativi per la liuteria, composizione e ricerca musicologica. Fin dalle origini, l’accesso a tutti i corsi non prevede quote di frequenza.
(3 aprile 2024)
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