Il capolavoro di Sergio Blanco, il più grande drammaturgo contemporaneo franco-uruguayano, trasforma il mito della profetessa classica in una donna “in transito”, che canta la sua lotta contro l’incomprensione. Tra ballad pop, versi lirici e techno elettronica dal vivo, in un’esperienza immersiva che sfida la linea sottile tra realtà e fiction. A interpretarla una superba Roberta Lidia De Stefano, attrice e musicista, in una denuncia potente, senza filtri, che lascia senza respiro.
Fluida, immigrata, divertente, spudorata: una Kassandra iper-contemporanea, un’eccentrica poetessa urbana che parla di oggi attraverso il mito. Kassandra alterna realtà e finzione, con una formula tipica della scrittura di Blanco, l’autofiction, che porta continuamente il pubblico a chiedersi se ciò che si racconta in scena sia davvero accaduto.
Scritto nel 2009 nelle strade di un’Atene in piena crisi economica, il testo crea un ponte tra le glorie della città-stato di un tempo e il declino presente, attingendo alla mitologia greca. La figura dell’eroina protagonista è ispirata alla sacerdotessa di Apollo, che ha la facoltà di predire il futuro ma, condannata dal dio per aver rifiutato il suo amore, è destinata a non essere creduta
L’attrice, cantautrice e musicista Roberta Lidia De Stefano, nel 2023 Menzione d’onore del Premio Duse e Premio Mariangela Melato, alterna il testo al canto, passando dal ballad pop al lirismo del verso greco, dalla musica elettronica alla techno eseguita dal vivo.
SPETTACOLO IN INGLESE ESPERANTO (inglese semplificato comprensibile a tutti)
Testo Sergio Blanco
Con Roberta Lidia De Stefano
Regia, scene e costumi Maria Vittoria Bellingeri
Disegno Luci Andrea Sanson
Musiche originali Roberta Lidia De Stefano
Assistente Greta Bertani
Foto Serena Serrani
Produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
giovedì, venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16.00
Spettacolo incluso in abbonamento EDEN
Il filo della Stagione: Kassandra è il messaggero ignorato per antonomasia, la profetessa pagana a cui nessuno crede, condannata a prevedere per sempre il futuro e a non poter fare nulla per evitarlo. Nel suo mito echeggiano le urla di tutti quelli che restano inascoltati.
(30 gennaio 2025)
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