di Redazione Milano
Per la sua prima regia al LAC, Stefano Cordella sceglie di misurarsi con Improvvisamente l’estate scorsa di Tennessee Williams, uno dei testi più sorprendenti e personali dell’autore americano. Un dramma carico di simboli e visioni che si sviluppa come una sorta di thriller psicologico in un vortice claustrofobico di tensione e violenza.
Nel 1943, Rose, sorella di Tennessee Williams, subisce un intervento di lobotomia con il consenso della madre. Questa vicenda segna indelebilmente la vita del drammaturgo statunitense al punto da ispirare la scrittura di Improvvisamente l’estate scorsa, una delle opere più autobiografiche di Williams.
Il motore narrativo del testo è il mistero che ruota attorno all’improvvisa morte di Sebastian ed è giocato sulle versioni contrapposte delle due donne protagoniste: Violet, la madre di Sebastian, e Catherine, la cugina che ha trascorso con lui l’ultima estate a Cabeza de Lobo. Al dottor Sugar, lo psichiatra incaricato di operare di lobotomia la giovane Catherine, spetta il compito di indagare la verità. Miss Violet è disposta a tutto pur di far tacere la nipote che ha assistito alla morte del figlio e difendere la reputazione di Sebastian e della famiglia.
Come spesso accade nei testi di Williams, il conflitto tra apparenza e verità diventa centrale nello sviluppo della storia ma qui assume contorni ancora più inquietanti e ancestrali, a partire dall’ambientazione: un giardino/giungla tropicale davanti alla villa di famiglia dove Sebastian, aspirante poeta, trascorreva la maggior parte del tempo a comporre le sue opere, tra piante carnivore e uccelli predatori.
Improvvisamente l’estate scorsa è una disturbante discesa agli inferi animata da personaggi che sono vittime e carnefici allo stesso tempo. I gesti d’affetto diventano strumenti di manipolazione per ottenere soldi, sesso o per nascondere la verità. Il mondo che Williams descrive è desolante, crudo, a un passo dalla pazzia; anche i concetti di arte e fede sembrano svuotarsi pian piano di senso.
Tanti elementi del testo rimandano alla “creazione” (artistica, biblica, biologica) ma è come se l’autore vedesse nella distruzione l’unica opzione possibile per raggiungere la catarsi. La scena diventa così lo spazio della memoria, in cui ricordi e traumi si confondono in un una sovrapposizione di simboli che rimanda al meccanismo dei sogni.
IMPROVVISAMENTE L’ESTATE SCORSA
di Tennessee Williams
traduzione Monica Capuani
regia Stefano Cordella
con (in ordine alfabetico) Elena Callegari, Ion Donà, Leda Kreider, Laura Marinoni, Edoardo Ribatto
scene Guido Buganza
costumi Ilaria Ariemme
disegno luci Marzio Picchetti
suono Gianluca Agostini
assistente alla regia Noemi Radice
produzione LAC Lugano Arte e Cultura
coproduzione Teatro Carcano
partner di produzione Gruppo Ospedaliero Moncucco
Spettacoli 7-8-9 maggio h. 19:30 / 10 maggio h. 20:30 / 11 maggio h. 16:30.
TEATRO CARCANO
corso di Porta Romana, 63
20122 Milano
info@teatrocarcano.com
www.teatrocarcano.com
(23 aprile 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata