di Redazione Milano
“La pace che cerchiamo”, la stagione 2025 / 2026 del Teatro Oscar e Teatro degli Angeli – guidati dalla direzione artistica di Gabriele Allevi, Luca Doninelli e Giacomo Poretti – porta in scena grandi nomi del panorama teatrale italiano, come Toni Servillo, Alessandro Bergonzoni, Laura Marinoni, Arianna Scommegna e Valeria Cescon – per citarne alcuni, e prestigiose compagnie teatrali come Scena Verticale e Teatro La Ribalta-Kunst der Vielfalt.
Al centro della programmazione, distribuita sulle due location – rispettivamente il Teatro Oscar in via Lattanzio 58/A e il Teatro degli Angeli in via Pietro Colletta 21, vi sono testi d’autore, adattamenti letterari, drammaturgie musicali e opere inedite esplorano i temi della contemporaneità, come la memoria, la psiche, l’accessibilità.
Un teatro radicato nella grande tradizione, ma con uno sguardo costantemente proiettato nel presente: un luogo di sperimentazione e ricerca aperto a un pubblico eterogeneo, impegnato nell’ascolto dell’altro, nel sostenere la ricerca, l’inclusione, e nell’essere uno strumento di formazione e aggregazione comunitaria.
“Una vecchia canzone del ’68 spiegava che il proletariato preferiva la guerra alla pace borghese. Oggi Trump e Netanyahu dicono che solo la forza può produrre la pace. Ma è questa la pace che cerchiamo? Una pace senza giustizia? Una pace senza libertà? Il Teatro tenta da sempre, come rito collettivo, di fornire una risposta a questa domanda. Lo fa con la voce, con il corpo, con l’azione, con tutto ciò che è irriducibile al potere e alla violenza. Per questo il Teatro è da sempre un grande alleato della pace” dichiarano i direttori artistici del Teatro Oscar e Teatro degli Angeli – Gabriele Allevi, Luca Doninelli e Giacomo Poretti “La pace che cerchiamo, è la pace che irrompe quando deponiamo i pregiudizi, quando ci mettiamo in ascolto degli altri a tal punto da essere perfino disposti a cambiare le nostre idee, la pace che cerchiamo è quella che sboccia dallo studio, è la stessa che appare quando non temiamo la complessità”.
La programmazione al Teatro Oscar
La nuova stagione al Teatro Oscar si apre con la terza edizione de “Il Triduo del Giullare” (7, 9 e 11 ottobre) con i più noti protagonisti della comicità italiana e della stand up comedy, come Max Angioni, Federico Basso, Gioele Dix, Angelo Pintus, i PanPers e Luca Ravenna.
Il 15 ottobre sarà la volta di “Toni Servillo legge Manzoni”, in cui uno dei volti più apprezzati e amati del teatro e del cinema italiano darà voce a uno dei momenti più intensi de “I Promessi Sposi”, in una lettura scenica del celebre incontro tra don Abbondio e il cardinal Borromeo dopo la conversione dell’Innominato (cap. XXIII).
A novembre due appuntamenti firmati dalla poliedrica regia di Andrea Chiodi: dal 6 al 9 novembre va in scena “La Locandiera”, uno dei capolavori più amati di Goldoni, diretto insieme a Tindaro Granata; mentre dal 18 al 30 novembre, dopo il successo dell’anteprima (in data unica) dello scorso anno, torna “La fregatura di avere un’anima”, lo spettacolo di e con Giacomo Poretti sul duro compito dei genitori di “plasmare” l’anima dei propri figli.
A comporre il palinsesto teatrale, altri grandi interpreti del nostro tempo: Laura Marinoni con “La Regina di Saba” (16 e 17 dicembre), un evento unico che anticipa il ritorno della rassegna di spettacoli “La Bibbia che non ti aspetti”; Enzo Vetrano e Stefano Randisi, che con Margherita Smedile in “Fantasmi” (7-11 gennaio 2026) percorrono un lungo viaggio nel teatro di Pirandello, intrecciando testi celebri e meno noti in uno spettacolo che riflette sull’identità e la finzione; e Alessandro Bergonzoni con “Io, Alessandro Bergonzoni”, un emozionante racconto del proprio percorso artistico (16 gennaio 2026).
Dal 27 al 29 gennaio 2026, in occasione della Giornata della Memoria, torna a grande richiesta Alessandro Albertin con “Perlasca. Il coraggio di dire no”, la straordinaria vicenda di Giorgio Perlasca, l’italiano che durante la Seconda guerra mondiale, fingendosi ambasciatore spagnolo, salvò oltre cinquemila ebrei nella Budapest del 1944.
Da febbraio ad aprile il teatro celebra il talento femminile con quattro protagoniste d’eccezione: Ippolita Baldini rilegge in chiave pop e ironica la figura di Santa Chiara d’Assisi nella divertente “Una ballata per Chiara” (3-8 febbraio 2026); Silvia Boschero presenta “Il mare nel cassetto” (5-8 marzo 2026), uno spettacolo dedicato alla musica e alla ricerca spirituale di Franco Battiato, con reinterpretazioni musicali dal vivo di Anaïs Drago e Giua, tra suoni acustici ed elettronici; Valentina Cardinali esplora l’universo delle relazioni uomo-donna nello spettacolo “Eccoci qui” (18–21 marzo 2026), diretto da Gioele Dix, mentre Valeria Cescon porta in scena “Lavinia Fuggita” (10 e 12 aprile 2026) di Anna Banti, un melologo che celebra la libertà creativa femminile nella Venezia del Settecento.
A seguire, sempre nel mese di aprile, torna “Il sogno di Galileo” (21-23 aprile 2026) di Luca Doninelli e Marco Bersanelli, uno spettacolo che racconta l’incontro, nel sogno, tra Galileo e Leonardo da Vinci, tra mondo antico e scienza moderna.
Chiude la stagione Ettore Bassi con “Stand Up for Giuda” (6-10 maggio 2026), un monologo provocatorio in cui Giuda Iscariota rivendica la propria versione dei fatti.
Anche quest’anno, la programmazione sarà arricchita da “Versus” (dal 21 ottobre 2025), la rassegna di appuntamenti che vede coinvolti esperti di settori diversi chiamati a far emergere le sfumature e le complessità di vari argomenti – che sia la musica, la tecnologia, la natura o il modo in cui viviamo le nostre città. Un confronto animato e divertente con cui provare a mettere in discussione le certezze di ciascuno.
La programmazione al Teatro degli Angeli
Sarà Walter Malosti, grande protagonista della scena contemporanea, ad inaugurare la nuova stagione del Teatro degli Angeli con “Shakespeare/Poemetti” (1-5 ottobre), un intenso spettacolo ispirato ai due celebri poemetti narrativi di William Shakespeare, “Venere e Adone” e “Lo stupro di Lucrezia”.
Tra le nuove produzioni in programma, l’esordio di Francesco Maruccia, Anna Manella e Leonardo Castellani con “Mai più Majorana” (16-18 gennaio 2026), la vicenda della misteriosa scomparsa del grande fisico italiano Ettore Majorana; e Andrea Carabelli con “Lo scrittore automatico, ovvero l’intelligenza artificiale secondo Roald Dahl” (24-26 febbraio 2026), un’opera ironica ispirata a un racconto di Roald Dahl sul rapporto tra intelligenza artificiale e creatività umana.
Prosegue, a fianco di “Casa Teatro UMANA MENTE” – il percorso professionalizzante rivolto ad aspiranti attori, giovani con e senza disabilità, l’impegno del Teatro degli Angeli nel rendere il palcoscenico uno spazio accessibile e inclusivo con una rassegna di spettacoli realizzati da compagnie che lavorano anche con persone con fragilità. Tra i titoli: “Superabile” (17 ottobre), cinque attori del Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfalt, condividono frammenti della propria quotidianità tra ostacoli e conquiste quotidiane; “La Buca” (13 novembre) con Carlo De Leonardo affiancato da Maurizio Lupinelli, attraversa l’universo beckettiano con leggerezza e profondità; e “La Sagra del Signore della Nave” (15 maggio 2026) della Compagnia Laboratorio Metamorfosi /Teatro19, una riscrittura dell’atto unico di Pirandello in cui si racconta anche la sua prima rappresentazione nel 1925, alla presenza di Mussolini.
Nel palinsesto anche la musica protagonista di una serie di spettacoli come “Circo Paradiso” (9-14 dicembre), una commedia musicale tragicomica interpretata da Agnese Fallongo e Tiziano Caputo nei panni di due anziani trapezisti, che portano in scena una riflessione sul tempo, la memoria e l’arte come espressione unica dell’umano, e “VENI, a goodbye” (12-15 febbraio 2026), uno spettacolo corale firmato Alot Teatro, la cui drammaturgia nasce re-immaginando alcuni canti polifonici di tradizione orale delle isole del Mediterraneo.
Dal 10 al 15 marzo 2026, Scena Verticale torna sul palco del Teatro degli Angeli con “Miracolo a Crotone” di Saverio La Ruina con Dario de Luca. Ambientato in un cimitero surreale, l’incontro tra una vittima della strage di Cutro e una della Shoah offre una toccante riflessione sulla memoria storica e sulla difficoltà di dare voce agli sconfitti.
Sempre nel mese di marzo, Giacomo Poretti (24 e 25 marzo 2026) porta in scena “Agostino e Ambrogio”, uno spettacolo ideato insieme a Luca Doninelli che racconta l’incontro di Ambrogio, un tedesco, vescovo di Milano, con un insegnante di retorica africano, Agostino. Al centro della narrazione, la figura dello straniero e la città di Milano, madre accogliente ed esigente.
Il palinsesto prosegue a maggio con “Una tazza di mare in tempesta” (5-7 maggio 2026), una piccola performance evocativa di e con Roberto Abbiati, ispirata a Moby Dick di Melville; “Magnificat” (19-22 maggio 2026), una potente rilettura poetica di Alda Merini affidata alla regia di Paolo Bignamini, dove Arianna Scommegna dà vita a una Maria profondamente umana, tra stupore, paura e fede; infine un ospite d’eccezione, Massimo De Luca noto per la sua lunga carriera nel giornalismo sportivo, presenta “Posso battere Kennedy a golf” (27, 28 maggio 2026), un viaggio teatrale tra alcuni dei più significativi intrecci tra sport e politica, dai boicottaggi olimpici degli anni ’70 e ’80 fino alla leggendaria sfida a golf mai giocata tra Fidel Castro e John F. Kennedy.
Anche per la stagione 2025 /2026, il Teatro degli Angeli offre una serie di progetti speciali, tra cui alcuni inediti.
Oltre al ciclo “Il Teatro del lunedì”, uno spazio di confronto aperto a prospettive differenti (da ottobre), dal 30 gennaio riparte “La Bibbia che non ti aspetti”, un ciclo di incontri curato da Luca Doninelli, che invita alcuni grandi nomi della cultura a immedesimarsi con il testo biblico.
Tra le novità, a ottobre debutta “Cabaret Bulgakov” di Paolo Bignamini (dal 23 ottobre), quattro spettacoli ispirati a Michail Bulgakov, di cui quello del 4 novembre intitolato “Voland” sarà anticipato dal ritorno di “Le tre porte sulla notte”, una serata dedicata a riflessioni sul tema del male.
A gennaio prende invece il via “Che mito sei?” di Cristina Dell’Acqua, un viaggio tra parole, musica e miti greci (dal 23 gennaio 2026).
Ancora, dopo il successo del corso di alta formazione “Competenze relazionali per le professioni d’aiuto. Gli strumenti del teatro”, tenutosi lo scorso anno al Teatro degli Angeli, Daniela Cristofori presenta “Il teatro della mente” (dal 17 febbraio 2026): tre appuntamenti in compagnia di esperti psicologi, dedicati al teatro come strumento per raccontare e approfondire temi legati alla psiche, dai personaggi scomodi dentro ciascun individuo, fino all’intelligenza emotiva e ai vecchi copioni di vita.
Per finire, a completare il programma dei progetti speciali “Atelier Cristofori/Poretti” (26-29 marzo 2026), tre serate-laboratorio in cui Daniela Cristofori e Giacomo Poretti presentano una selezione di testi inediti, frutto della collaborazione con giovani autori e autrici, attori e attrici: un progetto che porta il pubblico nel vivo del processo creativo.
(24 giugno 2025)
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