di Redazione, #Milano
Un’Italia addormentata dal Covid-19, alle prese con i disastri della pandemia e mai troppo rigorosa nell’applicazione della Costituzione antifascista, sta scoprendo le allegre scorribande dei cuccioli neofascisti che approfittano di ogni momento per manifestare liberamente il loro disprezzo per le istituzioni democratiche, e antifasciste, dell’Italia democratica – laddove democrazia non significa lassa perde so’ ragazzi.
A Milano, il 29 aprile scorso, poco meno di un migliaio di ragazzotti convinti che il futuro sia il passato, di quelli che guardano indietro pensando di guardare avanti, ignoranti del futuro perché lo sono altrettanto del passato, hanno manifestato saluto romano incluso, in via Paladini a Milano.
Presidio statico, Casapound e Forza Nuova presenti, mascherine poche, distanziamento nessuno e commemorazione del “Camerata Ramaelli” ucciso a colpi di sprangate da fanatici dell’estrema sinistra, lui che era attivista del Fronte della Gioventù, era il 1979, in uno dei troppi insensati scontri tra fazioni che hanno portato al massacro di giovani o giovanissimi che hanno solo avuto la disavventura di credere all’incredibile.
Succede ancora oggi e succederà finché questo paese rimarrà diviso nell’insensata divisione tra fascisti e comunisti alimentata a scopi politici da chi il potere ce l’ha sul serio, e finché questi camerata continueranno a credere che l’unico modo per andare avanti sia guardare indietro. Atteggiamento che con l’idea politica non ha nulla a che vedere e che è un andare all’attacco per andare all’attacco. Senza offrire, né trovare, soluzioni.
Naturalmente l’assembramento non era autorizzato. Non si pretenderà che gli antistato chiedano permesso allo Stato…
(1 maggio 2021)
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