di Redazione, #Milano
Nulla di grave, in fondo, e nulla di nuovo. Perché la resistenza obbliga a siffatte azioni, dunque fiato alle trombe, largo alle manifestazioni e che chi deve faccia il suo lavoro. Robert Kennedy Jr incluso, perché non bastavano le signore marie né i camalli contagiati dagli idranti della Polizia. Ci voleva l’Americano che straparla di razzismo (guarda da che pulpito) e di Reich.
Così le forze dell’ordine hanno identificato un centinaio di persone e ne hanno arrestati alcune altre (91 e tre, rispettivamente, secondo alcune fonti, numeri leggermente diversi, secondo altre). Tra gli arrestati un 18enne, accusato di resistenza a pubblico ufficiale in piazza Duomo, un uomo di 38 con diversi precedenti di polizia, accusato di resistenza e minacce e un altro 30enne – anche lui con precedenti, che sembra essere un must degli agitatori – accusato di resistenza e lesioni a un funzionario di polizia.
Un trionfo, diciamo. E subito dopo ecco servita l’operazione di Polizia, partita da Torino, contro il canale Telegram “Basta Dittatura!”, 17 identificati, inviti a sparare, ad usare bombe, e minacce a Draghi: un paradiso in terra, parrebbe. Così dopo avere urlate le loro ragioni alla presenza del nipote di JFK e del nipote di Donna Moratti tra gli altri, scrive Fanpage.it, si sono diretti verso piazza Duomo tentando di sfondare il cordone di Polizia. Sempre loro. Quelli che gridano alla dittatura.
(15 novembre 2021)
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