La chat di classe in cui gli studenti avrebbero dovuto scambiarsi compiti era stata trasformata in un’allegra chat adolescenziale di chiara adolescenziale incoscienza, condita da foto porno, insulti negazionisti e gratuiti all’Olocausto di chiara matrice nazifascista, e di foto dei professori condite di insulti e sberleffi. Un museo a chat aperta, diciamo.
Sono così partire le denunce. I Carabinieri hanno infatti denunciato al Tribunale di Como gli animatori della chat, tutti minorenni e di età variabile tra i 14 e i 16 anni. Variegate le ipotesi di reato: diffamazione, pornografia minorile, apologia di fascismo. Lo riporta il Corriere che cita il quotidiano la Provincia di Como. I denunciati sono cinque ragazzi e una ragazza: nella chat erano presenti tutti e venti gli studenti della classe. I fatti, nonostante consigli di classe straordinari e sospensioni, erano continuati per tutto l’anno scolastico.
(22 luglio 2023)
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