Lo scorso 26 ottobre intorno alle ore 5 mentre erano impegnati nei rilievi di un sinistro stradale su viale Enrico Fermi, gli agenti della Polizia locale di pattuglia del comando decentrato di Zona 9 venivano avvicinati da un’autovettura guidata da una donna che chiede aiuto perché stava fuggendo dall’ex fidanzato che, non accettando che lei fosse uscita a divertirsi con le amiche, poco prima aveva tentato più volte di speronarla con un’auto a noleggio.
La donna, 28 anni, italiana, viene accompagnata presso il Nucleo Tutela Donne e Minori e decide di sporgere denuncia nei confronti dell’uomo. Emergono agli inquirenti numerosi episodi di violenza domestica che si erano verificati nei pochi mesi di relazione tra i due. L’uomo, 24 anni, italiano di Peschiera Borromeo, costringe la vittima a cancellare tutti i contatti in rubrica, i social network, le vieta di uscire con le amiche, controlla il telefono, la costringe a vestirsi in modo da non attirare l’attenzione e a non truccarsi. Sono numerosi anche i maltrattamenti – percosse, minacce di venire bruciata viva e abbandonata in un campo, violenza psicologica e privata.
Gli investigatori del Nucleo Tutela Donne e Minori rilevano dalle conversazioni tra l’indagato e la parte offesa uno stato di costante minaccia.
“Si parte spesso da un episodio avvenuto in strada – dichiara Gianluca Mirabelli Comandante della Polizia locale – anche in apparenza poco rilevante, ma le pattuglie hanno nel tempo maturato grande esperienza. Il Nucleo Tutela Donne e Minori opera con competenza, non solo dal punto di vista delle indagini, una fase delicata che consente di agire sul reo ma anche con la totale delicatezza che spetta alle vittime, persone spesso provate da mesi se non da anni di violenze”.
“La violenza contro le donne – dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza -, è un reato odioso, ancora troppo frequente e diffuso. Bisogna agire a più livelli: educazione e sensibilizzazione e la giornata del 25 novembre serve a questo, controllo del territorio e repressione come fa la Polizia locale”.
Lo scorso aprile, quando il compagno aveva tentato di strangolarla usando un panno imbevuto di ammoniaca, la donna chiude una relazione iniziata qualche mese prima ma decide di non denunciare l’uomo. Iniziano subito atti persecutori nei suoi confronti: minacce di morte, pedinamenti sotto casa, al lavoro e nel tempo libero. Fino al 26 ottobre, quando l’uomo si presenta davanti a una discoteca e, all’uscita dell’ex fidanzata accompagnata da alcune amiche, si avvicina e le minaccia, costringendole a chiudersi in auto fino all’intervento della security del locale.
L’uomo si allontana a bordo di un’auto a noleggio, nonostante non abbia mai conseguito la patente di guida, ma insegue le donne e ne sperona l’auto costringendole a fermarsi. La donna è disperata, chiama il 112, si divincola e riesce a scappare. Durante la fuga disperata la donna trova l’aiuto della pattuglia notturna della Polizia Locale. La sera stessa l’uomo invia un messaggio in segreteria alla ragazza: “La prossima volta ti do una botta che ti mando fuori strada, così l’indomani non ci sei più”.
Il 12 novembre viene eseguita l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo, in attesa dell’interrogatorio di garanzia, deve rispondere delle accuse di stalking e violenza domestica nei confronti dell’ex fidanzata.
(23 novembre 2024)
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