Un nuovo altro caso di pedofilia scuote la diocesi di Brescia. Dopo l’arresto del parroco di San Paolo con l’accusa di violenza sessuale aggravata a danni di sei ragazzini tutti minori di 14 anni, a finire agli arresti domiciliari è il parroco di Castelcovati, già sospeso dalle sue funzioni.
Lo scrive Repubblica.
La Polizia Postale di Brescia, delegata dalla Procura di Roma impegnata nel contrasto della pedopornografia online, ha trovato sui suoi device diverse immagini e diversi filmati compromettenti. Il religioso è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico e si trova ai domiciliari.
Il parroco, 51 anni compiuti due mesi fa, è presidente della Nazionale Sacerdoti di Calcio, realtà fondata nel 2016 e dal 2018, anno in cui in Italia fu organizzato l’Europeo dei sacerdoti, affiliata al CONI.
La Diocesi in un comunicato dichiara che “quanto riscontrato dalle autorità competenti dovrà giustamente essere valutato (….) il capo di accusa a cui sarà chiamato a rispondere riguarda il possesso di materiale pedopornografico, reato perseguito dall’autorità giudiziaria e anche da quella ecclesiale. Non sono in alcun modo coinvolti minori della comunità parrocchiale e non sono state individuate condotte inappropriate da parte sua nei confronti delle persone a lui affidate nella cura pastorale”.
Il comunicato diffuso dalla Diocesi, continua Repubblica, assicura piena collaborazione con la magistratura e annuncia una indagine canonica “nella speranza che si arrivi il più rapidamente possibile a chiarire i fatti e le responsabilità”.
(14 maggio 2025)
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