Quel “non mi dimetto e non mi dimetto e non mi dimetto” una ripetizione allegorica che ci siamo inventati come titolo di una vicenda politicamente patetica sembra ormai servire a poco se addirittura Ignazio La Russa, “il mio amico”, un vero amico si lasciava intendere, si è pronunciato con un niente affatto sibillino: “Ora valuti” la ministra. L’ultimo grido della Santanchè che recitava il suo “La Russa sempre con me” sembra vecchio di secoli perché la decisione della Cassazione che ha rigettato la questione di competenza territoriale in favore di Roma sollevata dalla difesa e ha mantenuto il procedimento a Milano cambia le carte in tavola. E l’atteggiamento. di La Russa.
Dunque l’udienza preliminare riprenderà il prossimo 26 marzo davanti al gup milanese e potrebbe concludersi entro maggio. E oltre alla ministra, scrive Repubblica, “rischiano il processo anche il compagno dell’esponente di FdI Dimitri Kunz D’Asburgo e Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie del gruppo Visibilia, e le due società Visibilia Concessionaria srl e Visibilia Editore spa”.
Nell’indagine risultano coinvolti 13 dipendenti delle due società indagate, che sarebbero stati messi in cassa integrazione a zero ore senza saperlo – e quindi continuando a lavorare – causando un danno di oltre 126 mila euro versati dall’ente pubblico.
Ora dopo la dichiarazione e la certezza pubblica che “Ignazio La Russa non mi abbandonerà mai”, e dopo il pronunciamento di La Russa che ricorda alla ministra che ci sarebbe una decisione da prendere, poi veda lei, non resta che aspettare i passi successivi. Con marzo pazzerello dietro l’angolo si aspetta una primavera frizzante. Un primo processo il 20 e l’udienza preliminare il 26. Una ministra col brivido: gli italiani non aspettavano altro.
(30 gennaio 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata