di Samuele Vegna
Vorrei scrivere che Milano è bellissima. Vorrei scrivere che la corruzione è solo di destra, e non trasversale. Vorrei scrivere che negli ultimi quindici anni la giunta del PD ha mantenuto tutte le promesse, che abbiamo sei milioni di alberi in più, e non un milione in meno, e che non siamo sommersi dalla malamovida fatta in piazzette d’asfalto pitturate male definite spazi liberi e sociali, che non hanno nemmeno un’aiuola del verde promesso.
Vorrei scrivere che ci sono case a prezzi accessibili, per studenti e studentesse, e per le famiglie.
Vorrei scrivere che questa è una metropoli sostenibile, non inquinata, e che d’estate non muoiono gli operai per il troppo caldo, e che non muoiono le persone per le polveri sottili e per le isole di calore, che registrano la nostra Milano come una delle città più calde d’Europa, con l’estate che vede punte fino a quarantacinque gradi di giorno, con trenta gradi a mezzanotte.
Vorrei scrivere che la nostra città, tramite le sue istituzioni e associazioni, accoglie ogni essere umano con dolcezza e compassione, con lavori retribuiti giustamente, e che è una zona di libertà arcobaleno, di diritti e di sicurezza, senza mafie e senza spaccio, senza stupri e violenze sessuali quotidiane..
Ma non è così.
Il mondo utopico di promesse di Sala e Maran, fino a giungere a Roggiani, Benifei e Quartapelle, non si è avverato: il Pd Milanese renziano, ha fallito, o forse era nel loro intento costruire un sistema di potere con i palazzinari, che pare fossero i loro principali sponsor a ogni rielezione.
Michela Murgia scrisse “Istruzione per diventare fascisti” non contro Matteo Salvini, ma come dichiarò lei, contro Matteo Renzi: il metodo fascista, è subdolo, ma a volte qualcuno accende la luce sull’oscurità, e ieri sono stati i PM milanesi, con perquisizioni e richieste di arresti e iscrizioni nel registro degli indagati.
È spaventoso e crea ben poca gioia apprendere che da ieri infatti sono stati richiesti gli arresti domiciliari per l’assessore alla Rigenerazione Urbana Tancredi (pensate un po’, magari avrà tempo per rigenerarsi a casa) e l’imprenditore Manfredi Catella, del Gruppo Coima, fondo immobiliare famoso per le sue speculazioni, raccontate sempre da Gabriele Antonio Mariani e anche da AVS Milano.
Tra gli indagati anche l’ex presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni, l’ex membro della Commissione Alessandro Scandurra e i due costruttori Andrea Bezziccheri, della società Bluestone, e Federico Pella, della società J+S. Accusati, a vario titolo, di corruzione e falso, la Procura ha chiesto i domiciliari per Tancredi e Catella e il carcere per gli altri quattro, come riportato da Fanpage.
Dopo anni di interventi, di manifestazioni politiche, di esposti da parte di attiviste e attivisti per l’ambiente e contro la gentrificazione, che è lo svuotamento della città imposto da una giunta che ha reso il centro Milano un lusso per chi ogni giorno si sveglia alle cinque e ci va a lavorare come cameriere, barista, maggiordomo, o semplicemente da Primark e similia. Mi ricordo nei cortei dei centri sociali, quanta rabbia c’è per le zone rosse, per i costi altissimi che ogni comune mortale deve affontare. Mi ricordo quando facevo il cameriere in nero 40 ore a settimana a otto euro all’ora, e le donne a sei euro all’ora, in quanto donne.
Oggi, Milano vede il sindaco Beppe Sala iscritto nel registro degli indagati, che raggiunge così gli altri ventuno di ieri, tra i quali il suo pupillo Stefano Boeri, archistar che i maligni si chiedevano come mai riuscisse a realizzare tutti questi progetti, sempre lui. Magari perché è bravo.
Questo piano di appalti, progetti e presunta corruzione è già stato soprannominato “il piano ombra”, e io ho una sola certezza: non solo a destra c’è corruzione e mafia, e metodo fascista, e se l’opposizione, ecologista, ambientalista, e sindacalista, è a questo livello qui, con buona pace della segretaria Schlein che forse non vedeva l’ora che il PD renziano milanese crollasse, so per certo però, che a Milano vincerà la destra se da Alleanza Verdi e Sinistra non si danno una svegliata.
Ma si sa, scegliere tra destra e sinistra in Italia è come scegliere tra prendersi la lebbra o il colera.
(17 luglio 2025)
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